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Suggerimenti Emilia-Romagna per pazienti in trattamento con farmaci biologici e immunosoppressori

 
Nicola Simonetti

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Nicola Simonetti

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Utili per tutti gli altri dopo parere del proprio medico e/o specialista curante

Lunedì 16 Marzo 2020, 16:44

La regione Emilia Romagna ha rivolto suggerimenti alle persone che convivono con una patologia cronica, come i pazienti reumatici e chiunque sia in trattamento con farmaci biologici e immunosoppressori:

Premesso che per le persone che convivono con una patologia cronica e che sono in terapia farmacologica valgono ancor di più le regole di prevenzione generale come lavarsi le mani, non toccare gli occhi, il naso o la bocca, tossire e starnutire secondo galateo, mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro, e che, non esistendo al momento evidenze scientifiche sulla base delle quali poter formulare raccomandazioni ufficiali e con un grado elevato di affidabilità, si possono solo formulare suggerimenti che sono frutto dell’expertise e del buon senso clinico, ispirati ad un principio di prudenza, il documento della Regione Emilia-Romagna riporta i seguenti punti che, sentiti i propri medici e specialisti curanti, potrebbero essere condivisi da pazienti dimoranti in altre Regioni:

 • se il paziente è stabile e in buone condizioni generali NON è ragionevole/indicato sospendere la terapia immunosoppressiva in atto poiché il rischio di riattivazione della patologia di base aggiungerebbe un ulteriore fattore di rischio nei confronti delle infezioni, compresa quella da COVID-19;
 • gli appuntamenti per le terapie infusionali endovena sono confermati;
 • Nel caso il paziente presenti un peggioramento della patologia di base o intolleranza al trattamento dovrà contattare lo specialista di riferimento con modalità che ogni centro potrà definire in base alla propria organizzazione o chiedere una visita urgente al proprio Medico di Medicina Generale;
 • la terapia immunosoppressiva, come di norma, va sospesa in presenza dei segni clinici o dei sintomi di una infezione in atto e solo dopo avere consultato il proprio medico curante o lo specialista di riferimento. Nel caso specifico:
     - se il paziente, seppur asintomatico, presenta un tampone positivo per coronavirus, è opportuno che a scopo cautelativo sospenda immediatamente il trattamento;
     - se il paziente è in quarantena, ma asintomatico con tampone negativo, è consigliabile che informi lo specialista di riferimento per valutare se dilazionare il trattamento;
     - sono garantite le visite urgenti su richiesta del MMG o contattando direttamente il centro secondo le disposizioni delle singole Aziende Sanitarie.

Il documento della Regione Emilia-Romagna è disponibile sul sito web di AMRER, al link www.amrer.it.

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