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Nicola Simonetti
07 Gennaio 2019
Nella seconda metà di gennaio si concreterà l’orientamento dell’influenza. Potrà rivelarsi benigna e circolare meno oppure fare un’impennata. Non è prevedibile. E, per questo, chi non s’è vaccinato, specie se è compreso tra le categorie a rischio, lo faccia subito. Non c’è da rimandare. Neanche un giorno.
L’influenza, in calo rispetto agli altri anni (3 contagiati su 1.000 italiani; 11 su 1000 i bambini) ma punta specialmente sui bambini di età fino ai 4 anni (sarà il caso di vaccinarli, su consiglio del pediatra), colpiti tre volte di più di genitori e nonni (gli over 65 sono stati, in proporzione, i meno colpiti), anche grazie alla vaccinazione effettuata in numero più elevato rispetto all’anno scorso. Secondo l’ISS (Ist. Sup. di Sanità), finora si sono avuti in Italia circa 1milione e mezzo di casi e “la mortalità è stata, sia pure di poco, superiore alle attese”.
Su queste basi, si spera che l'influenza non sia molto diffusa e che si possa fermare, nell’anno, a 5 milioni di casi (l’anno scorso: 8 milioni, con un costo complessivo di 8 miliardi di euro). Dipenderà, soprattutto, da cosa accadrà nei prossimi 20-30 giorni. Hanno spadroneggiato, finora, i virus di tipo A (H3N2, H1N1), ma si sono utilizzati, inutilmente, gli antibiotici, che – va ripetuto – sono efficaci contro i batteri e non contro i virus (responsabili dell’influenza; raramente sono implicati i batteri; non servono per la prevenzione), sono stati usati altri farmaci autoprescritti in eccedenza (regola sia chiedere se, quali e dosi a medico, pediatra o farmacista). Molte le confezioni appena utilizzate e, poi, finite tra i rifiuti.
Chi non s’è vaccinato, specie se tra le fasce a rischio, potrebbe “beffare” la befana porta-virus vaccinandosi. Uno spiraglio di tempo ancora utile è questo, tenendo presente che la protezione scatta 7-10 giorni dopo la puntura. È proprio l’ultimo appello, salvo fantasia di virus in libera uscita. Va ribadito che le donne in gravidanza devono vaccinarsi per proteggere bimbo (che ne sarà protetto fino a 6 mesi di età) e se stesse. Come affrontare l’eventuale influenza? Inutile, quando ce la fossimo beccata, fare l’eroe e andare in giro: diverremmo facili monatti per gli altri e rischieremmo complicanze in proprio.
Letto e sciroppo di coperte per qualche giorno, bevande non alcoliche calde, alimentazione sobria, la frutta sia la prediletta. Con Ungaretti “… il caldo buono/Sto/con le quattro capriole/di fumo/del focolare. Per la prevenzione, non sfidare il freddo ed i cambi di temperatura; vestirsi a “cipolla” o, se preferite, “a carciofo”.
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