Come è iniziato questo nuovo anno? Avete anche voi stilato la solita lunga lista di desideri? I miei rimasti intatti rispetto allo scorso anno… sempre quelli.
Dolce appare l ‘inizio per via della liberazione della giornalista Cecilia Sala, di cui ho appena appreso. Ancor più bello sarebbe stato questo nuovo inizio se qualcosa fosse cambiato a Gaza e invece tutto è rimasto com’era.
Sarà anche quest’anno un inizio incerto, come tutti gli inizi, ci illudiamo che si possa cambiar pagina dimenticando il resto, ci svegliamo e tutto è ancora identico a quando lo avevamo lasciato, poche ore prima. Servirebbe la bacchetta magica!
Dolce l’inizio in questi primi giorni di scuola. Come ormai da qualche anno, mi ha aspettato sull’uscio della porta la mia giovane studentessa dai capelli lunghi, mi accoglie con un sorriso aperto, dicendomi che le sono mancata. Ma io lo so, ne sono certa, è la scuola tutta ad esserle mancata, per via di quella rassicurante routine di cui abbiamo bisogno più di ogni altra cosa.
Oggi a scuola Marilena era assente, il suo è stato un fine di anno tumultuoso, vissuto con il cuore in tempesta. Agitata come tutti gli adolescenti che conosco. In attesa di nuovi inizi e di certezze.
Diego invece è seduto come sempre al solito posto, in silenzio, sorriso sornione e sguardo malinconico perso chissà in quali pensieri e in quali altre storie in cui nessuno di noi è invitato se non come spettatore.
Luigi è arrivato in ritardo, troppo faticoso il rientro.
E poi c’è Matteo che sembra aver ricaricato le pile, oggi a scuola puntuale come non è mai stato, libri al seguito e tanta voglia di ricominciare.
Ci sono i giorni che aspetti, ci sono i giorni felici e i giorni tristi, ci sono i giorni perduti.
Giorni che ritrovi per caso nell’insicurezza dei ricordi.
Ci sono giorni freddi in cui nulla riscalda.
Ci sono i giorni che hanno i sogni
Ci sono i giorni da ferito. In cui tutto il resto non conta.
Ci sono i giorni….
La ripeto nella mia testa come una litania, specie in questi giorni.
E in questi primi giorni di nuovo inizio, così mi appaiono questi ragazzi, come aquiloni al vento tra questo e quello, tra speranze e smarrimenti che sembrano non trovare strade, rebus di cui spesso fatichiamo a comprenderne il significato, nonostante l’attenzione e nonostante la cura.
Quando penso a loro, penso al celebre dipinto di René Magritte: «La condizione umana», del 1933, in cui poggiata alla finestra aperta su un paesaggio quieto, appare ferma una grande tela che ne riproduce la stessa visione.
Dove comincia la realtà vera e dove quella immaginata?
La condizione umana, di cui siamo spettatori, privilegiati si intende, di questi giovani uomini e donne, alla ricerca di un posto per stare al mondo, sembra essere continuamente minata dalla loro mutevolezza a cui assistiamo, senza giudizio, porgendo la mano in attesa dei nuovi inizi che verranno.
Allora brindiamo a ciò che sarà e ai nuovi giorni!

Come è iniziato questo nuovo anno? Avete anche voi stilato la solita lunga lista di desideri? I miei rimasti intatti rispetto allo scorso anno… sempre quelli
Giovedì 09 Gennaio 2025, 10:20
Biografia:
Nasce la collaborazione con la «Gazzetta» di Mirella Carella, che curerà la rubrica «Diario di classe», piccole e grandi storie quotidiane che nascono tra i banchi e nei cuori dei giovani. Mirella Carella, barese, ha lavorato nel mondo dell’arte partecipando a mostre in Italia e all’estero, alcune sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Dal 2015 è docente di ruolo in Disegno e Storia dell’Arte.
Mirella Carella
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