Sabato 06 Settembre 2025 | 03:25

Il mondo dei grandi in sorrisi da bambino

 
Mirella Carella

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Mirella Carella

Il mondo dei grandi in sorrisi da bambino

Tre anni di Diario di Classe, in cui ho provato a raccontare le facce e gli umori della scuola. Della mia certo, perché le scuole non sono tutte uguali, stessi ritmi in microcosmi paralleli

Giovedì 06 Marzo 2025, 15:14

Tre anni di Diario di Classe, in cui ho provato a raccontare le facce e gli umori della scuola. Della mia certo, perché le scuole non sono tutte uguali, stessi ritmi in microcosmi paralleli. Eppure ci sono dei giorni, quei giorni, che sembrano accomunarci, tra meno di una settimana, la cena dei cento giorni che segna la distanza dall’inizio dell’esame di Stato, una sorta di rito collettivo, di rito propiziatorio irrinunciabile. Il primo vero commiato dopo cinque anni vissuti insieme, tra pause e riprese.

Li ricordo ancora seduti l’uno accanto all’altro intimoriti e curiosi nell’auditorium che nella memoria mi appare sempre più grande di quanto non sia realmente.

Tutti diversi, io più giovane di cinque anni come non smettono di ricordarmi le foto, poi il covid, il silenzio lungo più di un anno, le lezioni a distanza, i banchi vuoti e l’attesa di rientrare nelle stesse aule che avevamo lasciato.

E così è stato, all’inizio complicato, poi questo luogo e queste aule hanno saputo tornare ad essere casa.

Ho la presunzione di conoscerli questi ragazzi, tutti. Anche quelli che sono arrivati nel corso degli anni, divenuti parte della stessa famiglia, a volte stramba, ma pur sempre famiglia. Alcuni hanno conservato il sorriso da bambino, altri sono diventati già grandi, imparato presto ad indossare le maschere del mondo adulto per paura di farsi sopraffare, perché i cambiamenti fanno paura, fa paura la vita, cambiare pelle fa paura, nonostante non ci sia nulla di più elettrizzante.

Qualcuno è già in ansia per l’esame, qualcun altro tutto proiettato nel futuro.

Ed il futuro è ciò a cui penso tutte le volte che li guardo, mentre declinano tutto al tempo della giovinezza: farò, andrò…questo è il solo tempo capace di rappresentarli.

Vito mi guarda e sorride, e tutte le volte che lo fa io penso a quanto sia già lontano da questa aula e da questa scuola che sembra non essere più capace di contenerlo.

Anna ha cambiato idea chissà quante volte su cosa sarà da grande, ma ha dalla sua tutto il tempo della vita e nessuna fretta. Alessandra parla poco quest’anno, dice solo ciò che ritiene necessario e il suo sguardo sembra pormi cento domande. Ma io ho capito ciò che mi sta chiedendo: - è arrivato il tempo di andare? - Sì, sei pronta.

Anche quest’anno, come ogni anno, lo stesso calendario colorato per segnare il conto alla rovescia, che in realtà parte già dal primo giorno di scuola ed io, anche questa volta, resterò a guardarli emozionata mentre varcheranno l’ultima volta l’uscio. Ginevra, Sara, Matteo, Andrea, Gabriele, Melissa, Noemi e tutti gli altri hanno già trovato un posticino che li preserverà al riparo dal tempo, ma mi chiedo ogni anno, ogni benedetto anno, se saremo stati capaci, noi, di lasciare una qualche traccia, un’orma.

Are you ready?

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Mirella Carella

Diario di Classe

Biografia:

Nasce la collaborazione con la «Gazzetta» di Mirella Carella, che curerà la rubrica «Diario di classe», piccole e grandi storie quotidiane che nascono tra i banchi e nei cuori dei giovani. Mirella Carella, barese, ha lavorato nel mondo dell’arte partecipando a mostre in Italia e all’estero, alcune sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Dal 2015 è docente di ruolo in Disegno e Storia dell’Arte.

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