In Puglia e Basilicata
Pandemia e disabili
09 Maggio 2020
Michele Pacciano
Quando riapriranno ufficialmente i centri diurni?
Tra mille confusioni è cominciata la fase 2, ma l'emergenza covid-19, anche in Puglia sembra tutt'altro che scongiurata.
Le sindromi da isolamento forzato e prolungato, sembrano aggravarsi ogni giorno di più, specie per le persone con disabilità.
Le famiglie dei disabili gravi sono allo stremo, spesso genitori anziani non riescono a garantire i livelli minimi di assistenza e nonostante provvedimenti tampone e progetti pilota che in tutta la Puglia stanno dimostrando la loro efficacia, con tutoraggi a distanza, anche per gli individui con handicap, la situazione sta diventando sempre più critica.
Secondo l'ultima disposizione regionale in materia, le strutturer esidenziali/semiresidenziali/ambulatoriali/domiciliari sanitarie, sociosanitarie,socioassistenziali pubbliche, private accreditate/autorizzate all’esercizio/autorizzate al funzionamento potranno riattivare le attività secondo
le indicazioni e nel rispetto puntuale delle indicazioni, di cui alle disposizioni di sicurezza e di salute pubblica.
La riattivazione delle attività deve avvenire assicurando le prestazioni agli utenti
in carico alla data di sospensione delle precedenti attività; in riferimento alle
prestazioni semiresidenziali, ambulatoriali e domiciliari e ai relativi piani terapeutici, se
scaduti durante il periodo di sospensione delle attività, questi si intendono
prorogati nella durata (calcolando in aggiunta i giorni di sospensione delle attività).
Queste disposizioni valgono per le attività rese in regime sia privato che in regime di accordo contrattuale/convenzione con ASL/Enti pubblici;per le strutture private accreditate e/o contrattualizzate con la ASL,
l’erogazione delle prestazioni dovrà avvenire nei limiti dei tetti di spesa assegnati inell’anno 2020, come da DGR n. 526/2020 per le strutture residenziali e da DGR n.
527/2020 per le strutture semiresidenziali;
Sono fatte salve le previsioni stabilite dalla Giunta regionale con la DGR n.526/2020
in riferimento alle strutture residenziali restano valide ed efficaci;
in riferimento ai Centri diurni di cui alla DGR n.527/2020, la riattivazione delle attività secondo le modalità attivazione delle attività in sede,
la fatturazione e la rendicontazione saranno presentate alla ASL secondo
prestazioni effettivamente erogate e con le modalità ordinarie nel rispetto delle tariffe di riferimento regionali e delle quote di compartecipazione a carico della competente ASL;
i Direttori Generali delle ASL dovranno procedere a definire la
sottoscrizione degli accordi contrattuali con le strutture residenziali sanitarie entro
il 31/5/2020, apportando negli schema – tipo del contratto le modifiche richiamate
nella DGR n.526/2020;
in riferimento alle strutture residenziali sociosanitarie contrattualizzate e in
regime di proroga i Direttori generali dovranno procedere con propria
deliberazione a prorogare i rispettivi accordi contrattuali; in riferimento ai Centri
diurni sociosanitari contrattualizzati con la ASL (in regime di proroga), i Direttori
generali dovranno procedere con propria deliberazione a prorogare gli accordi
contrattuali autorizzando la modalità di erogazione delle prestazioni secondo uno
dei modelli organizzativi contenuti nelle precedenti disposizioni è già prefissati.
Come si vede, la disposizione da la possibilità, ma non ingiunge l'apertura dei centri diurni. Questo sta ingenerando una serie di fraintendimenti attuativi e un effetto domino a macchia di leopardo. Ci sono cooperative sociali che si dimostrano più attendiste e strutture residenziali che invece hanno già ripristinato i servizi di assistenza per anziani e disabili.
Con quali rischi?
Come controllare la spontanea affettività che caratterizza le persone con problemi cognitivi? - si chiedono molti operatori del settore - Come favorire la corretta distanza? Come isolare il pericolo di contagio nei pulmini per il trasporto dei disabili?
Come fronteggiare il problema degli a sintomatici?
Queste domande per ora rimangono senza risposta e inducono cautela.
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