Buongiorno Lisa, ho esitato prima di scriverti, non tanto per eventuale vergogna ma perché avevo molti dubbi sui miei stati d’animo. Ho trentotto anni e ho un buon lavoro, mantenermi ho cominciato a farlo da presto, sul piano professionale davvero non ho da lamentarmi. La vita sentimentale invece è sempre stata un punto debole: devo dire non ho mai incontrato una donna con cui andassi veramente d’accordo. Con una ci ho convissuto per ben quattro anni, poi mi ha lasciato dicendo che ero un egoista, un uomo «egoriferito»; sono stato male qualche mese, poi ho capito che non ero innamorato sul serio di lei, che era meglio fosse andata così. Dicono che sono bello fisicamente, io non so, certo di sicuro ho sempre avuto abbastanza successo con l’altro sesso; ma a me ha sempre importato poco, piuttosto mi interessava trovare una persona con cui andare d’accordo, non avere discussioni, una persona con la quale capirsi giorno dopo giorno, nella calma e nel buon senso. Un anno e mezzo fa mi sono fidanzato con la mia migliore amica, a sua volta separata dopo un matrimonio finito molto male. Ci conosciamo da più di dieci anni, ci siamo sempre confidati e capiti. Sono stato io a rompere il ghiaccio, prendere l’iniziativa e fare in modo che la nostra amicizia diventasse altro. Ora viviamo insieme, anche lei lavora come me ha un buon lavoro, siamo quella che si dice una coppia affiatata, credo. Ma certe volte sento che il mio cuore non è veramente preso e forse nemmeno il suo, che non siamo coinvolti per davvero, che siamo ancora più che altro molto amici, che fidanzarsi è stata una decisione (soprattutto mia) e presa con la testa. Insomma, certi giorni mi prendono tanti di quei dubbi che quasi non riesco a concentrarmi sul lavoro. Grazie
L’amore io credo, caro P., è altra cosa da ciò che decidiamo con la testa. Sicuramente hai fatto una scelta saggia, di amor proprio, perché la tua migliore amica essendo la tua migliore amica certo ti accetta come sei, e ti conosce, e non ti accuserà mai di egoismo o altro.
Andrete d’accordo, se resterete insieme, così lascia pensare il tuo racconto. Per lei anche, delusa e amareggiata per via di un matrimonio naufragato male, mettersi con il suo migliore amico è stato quanto di più protettivo, ragionevole, anche costruttivo. D’altra parte, pur nella bellezza dell’epilogo, la vostra decisione di mettervi insieme, proprio perché ha qualcosa di molto mentale, penso che comporterà dei prezzi.
Non è facile sostituire all’amicizia l’amore, non è scontato che una passione prenda piede perché lo decidiamo intenzionalmente. Penso che vi state dando e vi darete affetto, serenità, reciproca consolazione; ma tra le righe sento anche che non sei davvero innamorato di lei, né forse lei di te.
Si può benissimo decidere di soprassedere perché si vuol dare priorità ad altro, altri valori, come il quieto vivere, il comprendersi, il sostenersi l’un l’altro nella vita di tutti i giorni.
Sono valori fondamentali e sani; e d’altra parte, è importante sapere che il proprio cuore va ascoltato, e ascoltato in profondità. «Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce» scriveva genialmente il filosofo Pascal: e più si va avanti nella vita, più va tenuta alta la guardia, facendo attenzione a non credere che le ragioni del cuore possano solo venire controllate con la mente e le buone intenzioni. Potrete darvi tutta la serenità del mondo, tu e la tua fidanzata ex migliore amica; ve lo auguro.
D’altra parte i dubbi che ti assediano sulla natura dei tuoi sentimenti hanno una loro ragion d’essere, sono più che legittimi e ti stanno chiedendo di venire ascoltati. Dovrai sviscerarli, come del resto hai cominciato a fare scrivendo questa lettera. Di sicuro troverai una strada ma come si dice, ciò che conta è che quella strada abbia un cuore.
Se non troviamo la forza di ascoltarle, le ragioni del cuore si vendicano causandoci grandi sofferenze; e invece come tutti hai diritto di essere, oltre che bene accoppiato e ben protetto nella vita di tutti i giorni, anche felice. Riflettici: troverai più equilibrio, e anche più gioia nel dedicare spazio a questi pensieri.