Sabato 25 Ottobre 2025 | 15:52

Taranto, «l'anziano è morto per abbandono della badante»: chiesta condanna a 3 anni e 6 mesi

Taranto, «l'anziano è morto per abbandono della badante»: chiesta condanna a 3 anni e 6 mesi

 
alessandra cannetiello

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alessandra cannetiello

«È morto per abbandono condannata la badante»

L’anziano cadde e fu lasciato solo senza cibo né acqua, poi morì alcune settimane dopo, durante il ricovero

Sabato 25 Ottobre 2025, 13:13

13:14

«Non ci sono dubbi che la condotta dell’imputata abbia portato alla morte o quantomeno anticipato il decesso della vittima». La procura ha chiesto una condanna a 3 anni e 6 mesi nei confronti della donna 64enne a processo con l’accusa di abbandono di incapace per la morte, avvenuta nel giugno 2020, di un anziano caduto dalla poltrona e rimasto a terra per 3 giorni senza cibo né acqua e poi deceduto alcune settimane dopo, durante il ricovero.

Dinanzi alla Corte d’assise – presieduta da Fulvia Misserini, a latere il giudice Loredana Galasso – il pm Francesco Ciardo ha evidenziato nella sua discussione gli elementi che dimostrano come la donna non solo avesse l’obbligo di assistere la vittima, viste le sue condizioni di salute precarie, ma che proprio l’abbandono sia stato la causa di un quadro clinico pian piano precipitato. L’anziano, dunque, per il pm Ciardo è morto per le conseguenze dell’abbandono e quindi ne è pienamente responsabile l’imputata.

Di diverso avviso il difensore dell’imputata, l’avvocato Giorgia de Tomasi, che ha puntato sulle responsabilità del nipote acquisito dell’uomo (assolto per questi fatti) sostenendo in primo luogo che la vittima avesse chiamato il parente il giorno della caduta forse proprio per chiedere aiuto, a riprova del fatto che l’assistenza era un impegno esclusivo del suo familiare e inoltre sottolineando il ruolo marginale della 64enne che per l’uomo svolgeva solo le pulizie di casa poche ore a settimana. Infine i tabulati telefonici che per la difesa proverebbero che l’imputata aveva allertato il nipote dell’uomo non riuscendo lei stessa a sollevarlo da terra e che il parente - secondo alcuni testimoni - era poi effettivamente andato nell’appartamento.

I fatti risalgono a giugno di 5 anni fa quando l’anziano che abitava nei pressi di viale Magna Grecia cadde dalla poltrona mentre era solo in casa: la vittima, quindi era stata lasciata in quelle condizioni per l’intero week end e solo grazie all’intervento del 118, chiamato dai vicini, era infine stato soccorso: le cure dei medici, tuttavia, non erano bastate a salvargli la vita.

Nelle prossime udienze la corte dovrà emettere la sentenza.

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