Taranto - Impianto di compostaggio dei rifiuti, l’Amiu «vede» il finanziamento della Regione Puglia. Nei giorni, da quel che alla Gazzetta risulta da ambienti vicini agli uffici regionali, ci sarebbe stato un contratto tra i vertici dell’azienda d’igiene interamente controllata dal Comune e quelli dell’agenzia regionale per la gestione del ciclo dei rifiuti. Che, peraltro, segue a quelli (numerosi) già avuti nei mesi scorsi. In particolare, nel corso della riunione, sarebbe emersa una disponibilità da parte dell’Ager a finanziare un intervento di revamping, come si dice in gergo tecnico, dell’impianto di compostaggio.
Che, al termine dei lavori, consentirebbe di passare dalle attuali 15mila sino ad un massimo di 70miola tonnellate all’anno. Il tutto, per un investimento che arriverebbe sino a 30 milioni di euro. Per la cronaca, a questo punto, bisogna necessariamente ricordare almeno due elementi: l’impianto attualmente in dotazione all’Amiu non solo è insufficiente ma spesso è costretto a fermarsi... ai box per interventi di manutenzione (il primo); Il compostaggio industriale è l'attività di trasformazione della frazione umida dei rifiuti solidi urbani e gli scarti di produzione agricola e industriale biodegradabili in terriccio (o compost) e concime, in grandi volumi, per il commercio (il secondo). Di certo, con la bassa potenza di cui ora dispone la società presieduta da Giampiero Mancarelli, l’Amiu non può mettere a disposizione a beneficio di altri Comuni il proprio sito e i suoi macchinari, ma a potenziamento avvenuto sarebbe obbligatorio affacciarsi sul mercato.
Verso la fine dello scorso agosto, il consiglio di amministrazione della stessa Amiu aveva avviato la procedura per la valutazione del progetto di finanza (più noto con la formula inglese, project financing) della proposta presentata dal raggruppamento Snam 4 Environment srl e da Ies Biogas srl proprio per quel che riguarda la riqualificazione e ristrutturazione dell’impianto di compostaggio. L’esame della proposta è formalmente avviato, ma al tempo stesso cresce a livello esponenziale la possibilità che sia l’Ager ad intervenire.
La frazione organica dei rifiuti urbani, quindi i residui di cibo, il fogliame, le piante, l’erba che viene falciata, possono essere lavorati attraverso il processo di compostaggio, per dare vita al compost. Ma, esattamente, cos’è il compost? È il materiale che deriva dal processo di compostaggio dei rifiuti organici. Si tratta di un materiale inodore stabile e simile all’humus, il terriccio che ricopre i boschi, caratterizzato da quel piacevole odore di terra, erba, funghi e muschio, ricco di materia organica, come anche di proteine e carboidrati. Il compostaggio è, quindi, un processo biologico, controllato dall’uomo, con lo scopo di creare una sostanza ricca di proteine e sostanze nutrienti, da impiegare in vari modi. Il compostaggio ben fatto, generando compost di buona qualità, diventa utile e interessante anche da un punto di vista economico, essendo un prodotto molto richiesto sul mercato. Secondo dati di qualche anno fa, viene impiegato per il trattamento biologico dei rifiuti organici del 59,4 per cento.