Cgil, Cisl e Uil di Taranto chiedono la «sospensione di tutte le procedure» del passaggio di gestione negli appalti dei servizi del siderurgico: hanno inviato una lettera al prefetto di Taranto, Antonella Bellomo, con un invito a svolgere un’opera di mediazione con ArcelorMittal per sollecitare una moratoria che porti a ricalibrare l’intero percorso dell’indotto.
Cinque nuove società, tra cui Alliance Green Service dove in joint è presente anche la committente ArcelorMittal, subentrano negli appalti di pulizie industriali, civili, trasporti e servizi. Secondo i sindacati sarebbero centinaia i posti di lavoro a rischio e in caso di passaggio alle nuove società gli assunti sarebbero costretti a condizioni peggiorative.
«Il 30 settembre - osservano Paolo Peluso (Cgil), Antonio Castellucci (Cisl) e Giancarlo Turi (Uil) - sarà la deadline di questo tormentato passaggio di consegne tra vecchie e nuove aziende che nel settore degli appalti in acciaieria sta gettando nella disperazione centinaia di famiglie. Sono gli operai con contratto metalmeccanico o multiservizi che vedono il loro futuro incerto a causa di una difficile composizione del sistema degli appalti». Una «platea amplissima - aggiungono -. Occorre sospendere tutte le procedure in essere. Se quel disegno che si va prefigurando in queste ore con licenziamenti e ulteriore frammentazione sociale dovesse trovare conferma, ArcelorMittal avrà importanti responsabilità e dovrà assumersi anche quella di un ulteriore strappo con il territorio che non può più tollerare altre divisioni sotto l’egida del sito strategico di interesse nazionale».