La profilassi vaccinale per i nostri amici animali di casa come cani, gatti e coniglietti, anche se non è obbligatoria viene eseguita con assiduità da quasi tutti i loro padroni.
Come è noto a molti, vengono impiegati appositi vaccini contro ogni male: sono solo farmaci che stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi. Vengono praticati al fine di scongiurare la pericolosità delle malattie infettive e contagiose che, se contratte, hanno quasi sempre un decorso infausto. Ma c’è di più, alcune di queste malattie sono di natura zoonotica, ovvero costituiscono un potenziale pericolo di trasmetterle anche a noi e quindi in famiglia.
Vedremo quali sono e come si possono prevenire. Stiamo parlando di un’arma formidabile, perché le vaccinazioni, se correttamente eseguite, quasi sempre riescono a garantire la buona salute dei nostri amici pelosi e di riflesso anche la nostra. Quando vanno praticati i vaccini? Giorno più giorno meno, si inizia ai due mesi di vita dei cuccioli. Non prima perché fino ad allora godono di una immunità cosiddetta passiva, quasi sempre molto efficace, che hanno ricevuto dal colostro materno, il latte che i cuccioli succhiano nelle prime 48 ore di vita. È importante sapere che se i vaccini al cucciolo venissero avviati prima del compimento dei due mesi diventerebbero inefficaci: la presenza massiva degli anticorpi materni ancora presenti interferiscono con gli antigeni vaccinali inoculati con la vaccinazione e perciò vengono neutralizzati.
Sbagliando, si incorrerà nel rischio di non ottenere la giusta risposta immunitaria e il cucciolo nei mesi successivi sarà esposto al serio pericolo di poter contrarre le malattie delle vaccinazioni, anzitempo eseguite. Ho evidenziato questo importante meccanismo patogenetico vaccinale, di esclusiva competenza del veterinario, poiché soprattutto in passato era molto in uso il vaccino «fai da te» da parte di alcuni allevatori, con conseguenze a volte molto severe.
Fra le malattie da sempre più temute del cane abbiamo il cimurro e la gastroenterite virale, che dopo svariati anni di continue vaccinazioni praticate fino ad oggi, possiamo considerare quasi del tutto debellate. Ciononostante, di tanto in tanto si assiste a improvvise recrudescenze causate spesso da importazioni clandestine di cuccioli provenienti dall’Est Europa dove scarseggiano i vaccini. Per evitare pericoli, consiglio di non abbassare mai la guardia e continuare a fare eseguire dal proprio veterinario di fiducia la doverosa protezione vaccinale annuale con il classico vaccino polivalente che comprende quasi tutte le malattie infettive del cane, fatta eccezione della Rabbia e della Leishmaniosi che devono essere eseguiti individualmente con successivi interventi vaccinali.
Altre malattie che costituiscono da sempre un grande pericolo per la salute dei nostri amici animali di casa, contro le quali bisogna effettuare sempre la vaccinazione annuale, sono essenzialmente due: la Leptospirosi e la Leishmaniosi, poiché anche zoonotiche. Farò un breve accenno di entrambe per quanti non le conoscessero. Da evidenziare che la leptospirosi è una patologia che, purtroppo, può contagiare anche l’uomo, a volte anche con esito fatale. Con frequenza esordisce come una forma influenzale, con febbre, stanchezza, dolori, debolezza; seguono lesioni renali ed epatiche. I principali vettori della trasmissione di questa malattia sono i ratti, che con le loro urine possono contaminare pozze d’acqua e le ciotole in cui i cani bevono. L’infezione però si può anche realizzare attraverso micro-ferite ed escoriazioni cutanee e tramite contaminazioni delle mucose, quali quelle degli occhi, del naso e della bocca con l’urina dei topi. Per fortuna questa patologia è poco presente nel Sud Italia, ma abbastanza frequente da Roma in su.
Proteggere i nostri quattro zampe con la vaccinazione annuale è sempre utile, soprattutto in autunno e durante l’inverno nelle zone acquitrinose, poiché il pericolo può essere sempre in agguato.
L’altra malattia da tenere a bada è la leishmaniosi. Patologia che come ogni anno con l’arrivo della bella stagione si ripropone a causa della puntuale recrudescenza di piccolissime zanzare dette «pappataci» che sono i vettori della malattia. Quindi si rinnovano i pericoli della sua diffusione che potrà essere prevenuta tramite la vaccinazione annuale, arma fondamentale per fortuna da un po’ a disposizione del veterinario. Sempre e soprattutto in questo periodo, la parola d’ordine è prevenzione!