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Antonio Calò
29 Maggio 2020
«Siamo pronti a ripartire il 20 giugno, ma servono chiarezza e certezze su alcune questioni-chiave». Non si fa attendere la posizione di Mauro Meluso, direttore sportivo del Lecce, dopo l’incontro tra il ministro dello sport Vincenzo Spadafora e le varie componenti del mondo del calcio, che ha previsto la ripresa del campionato di massima serie.
«Se è stato dato il benestare al ritorno in campo significa che la situazione sanitaria lo permette, che chi di competenza ha valutato che si possa ripartire in sicurezza, il che ci fa piacere perché evidentemente l’emergenza è in via di superamento - sostiene Meluso - Stanti così le cose è giusto giocare ed il Lecce non ha alcuna difficoltà a farlo, nel rispetto di quella che è sempre stata la propria linea, sin dai tempi della quarantena».
Il sodalizio giallorosso, però, chiede patti chiari prima del via. «Esistono dei nodi da sempre sul tappeto, che dovranno essere necessariamente sciolti prima di riprendere il campionato - sottolinea Meluso -. Il primo è quello legato ai contratti dei singoli calciatori con il proprio club di appartenenza in scadenza il 30 giugno e di quelli tra società e società per quanto concerne i prestiti, che pure avrebbero termine nella medesima data. Ebbene, serve una norma, valida per tutti, che li proroghi sino alla conclusione del torneo e che regoli anche i rapporti economici. È evidente che la soluzione dev’essere uguale per ciascuno dei venti club e che non possa essere lasciata a contrattazioni individuali, in quanto tutti devono essere messi nelle medesime condizioni».
Per il direttore sportivo del Lecce esiste un altro argomento cruciale ed è quello dell’eventuale applicazione del piano B e del piano C: «Dovranno essere chiariti prima di tornare in campo i vari scenari ed in quali situazioni verrebbero adottati. Si tratta di una questione fondamentale perché riguarda i verdetti dell’annata agonistica. Le scelte vanno operate a monte e devono scaturire da un confronto all’interno della Lega di A e poi tra la Lega stessa e la Federazione».
Poi si potrà giocare. «Una volta che saranno state sistemate queste questioni - rimarca Meluso - la parola passerà al campo, con la speranza che la stagione arrivi a conclusione perché altrimenti si rischierebbe di trovarsi in una situazione molto grave».
Sul fronte della squadra, Marco Mancosu e compagni hanno svolto il loro secondo allenamento di gruppo nella mattinata di ieri.
«Non sono stato presente, in quanto ho lavorato a ritmi serrati con i componenti del gruppo che si occupa dello scouting - dice Meluso - ma sono in continuo contatto con mister Liverani e con il team manager Vino, che mi hanno riferito che c’è la massima serenità, pur nella complessità del momento ed anche se i calciatori sono un po’ frastornati dalla lunga attesa e dal frastuono mediatico che c’è intorno a tutto ciò che riguarda la ripartenza del massimo torneo nazionale».
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