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Nel futuro di UniSalento i progetti di auto da corsa

Nel futuro di UniSalento i progetti di auto da corsa

 
Maria Pia Romano

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Maria Pia Romano

Nel futuro di UniSalento i progetti di auto da corsa

Sono duecento gli aspiranti ingegneri pronti a partecipare alla competizione tra modellini

Mercoledì 03 Aprile 2024, 10:45

Sono più di duecento gli aspiranti ingegneri dell’Università del Salento pronti a partecipare alla «UniSalento Mini 4WD Cup», competizione tra modellini di piccole auto da corsa che gli studenti progetteranno e stamperanno in 3D per far correre in pista tra qualche settimana. Si uniscono, così, il mondo dell’ingegneria e quello del modellismo, in un’esperienza laboratoriale unica nel suo genere. Presentazione ufficiale della competizione mercoledì 10 aprile alle ore 15 nelle aule Y4 e Y5 dell’Edificio “Angelo Rizzo” (Corpo Y) del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione.

Le Mini 4WD sono dei modellini di piccole auto da corsa nate nel 1982 dalla produttrice giapponese Tamiya, che da anni promuove e organizza gare su pista per Mini 4WD, molto diffuse Giappone e Asia orientale, ora anche Italia, con un regolamento specifico.

Ne abbiamo parlato con il professor Francesco Tornabene, docente di Scienza delle Costruzioni, che ci ha spiegato: «L'idea progettuale è nata dalla mia passione per il mondo delle Mini4WD e di quella per la stampa 3D della collega Carola Corcione. La spinta che ha spinto a unire i due mondi del modellismo e dell'ingegneria è stata quella di creare un percorso formativo di tipo laboratoriale, a cui le associazioni studentesche hanno aderito subito. Gli studenti possono sviluppare creatività e conoscenze tecnologiche, mettendo a frutto le nozioni acquisite nei vari corsi dell'Ingegneria: Scienza delle Costruzioni, Biomeccanica, Meccanica Computazionale, Disegno, Disegno Assistito al Calcolatore, Scienza dei Materiali e di Laboratorio di Prototipazione Rapida, insieme a tanti altri».

Un successo lo scorso anno e per l’edizione 2024 gli iscritti sono più che raddoppiati: «Gli iscritti sono più di duecentoventi. Un raddoppio dei partecipanti che conferma la validità dell'iniziativa e consolida l'interesse nel progetto da parte della componente studentesca. –sottolinea Tornabene- Il format ad oggi non è stato cambiato, ma si pensa già di allargare l'iniziativa per renderla maggiormente fruibile a tutti gli studenti. Quest'anno abbiamo acquisito anche la disponibilità anche della collega Anna Morabito, docente di Disegno Tecnico Industriale, che si è messa a disposizione di questa iniziativa con esercitazioni di disegno CAD utili per la realizzazione dei modelli per la stampa 3D».

In pratica, cosa fanno gli studenti? «Agli studenti divisi in dieci teams vengono consegnate le parti per costruire il loro automodello Mini4WD. I team devono decidere come settare la loro auto e ottimizzarne l'assetto per poter superare gli ostacoli presenti sulla pista. L'obiettivo è il miglioramento delle prestazioni dell’automodello per poter vincere la gara. Ovviamente, si rende necessaria una fase preliminare di progettazione e analisi strutturale al fine di poter progettare e stampare le parti 3D mancanti per la definizione dell'assetto finale».

Le fasi cruciali sono le soluzioni costruttive innovative create ad hoc dagli studenti e realizzate con la tecnica della prototipazione rapida. Gli studenti devono procedere come avviene in un qualsiasi processo ingegneristico aziendale: comprendere le problematiche, scegliere le soluzioni costruttive, verificare che la soluzione scelta sia applicabile e realizzare tutti i componenti necessari per metterla in opera e infine fare il collaudo vero e proprio mettendo in pista la loro auto e verificare che le loro soluzioni siano adatte al superamento degli ostacoli e li portino alla vittoria durante la gara».

Dopo la presentazione del progetto gli studenti potranno iniziare a progettare e costruire il proprio automodello tramite la stampa in 3D e saranno supportati dai docenti in ogni fase.

«Il progetto è inserito nel Piano Strategico di Ateneo con l'obiettivo di potenziare le attività per l'apprendimento permanente e per la promozione delle competenze trasversali degli studenti.- sottolinea Tornabene- Dal disegno all'ottimizzazione strutturale, dalla modellazione al design fino alla vera e propria realizzazione tramite stampa 3D e prova su pista del proprio automodello realizzato: questi gli aspetti con i quali si cimenteranno i partecipanti. Sarà fondamentale il lavoro di squadra e lo sviluppo di abilità ingegneristiche di tipo multidisciplinare. Durante tutte le fasi del progetto gli aspiranti ingegneri toccheranno con mano e proveranno in piccolo quello che si fa tutti i giorni nelle grandi e piccole aziende».

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