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Guerra ai tedeschi ex alleati dei fascisti

 
Annabella De Robertis

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Annabella De Robertis

Guerra ai tedeschi ex alleati dei fascisti

Il 14 ottobre ‘43 il proclama di Badoglio

Venerdì 14 Ottobre 2022, 07:58

È il 14 ottobre 1943: l’Italia ha dichiarato guerra alla Germania. “La Gazzetta del Mezzogiorno” riporta in prima pagina il comunicato che il maresciallo Badoglio ha fatto consegnare ai tedeschi: «Di fronte ai ripetuti e sempre più violenti atti di ostilità commessi contro italiani dalle forze armate della Germania, a partire dalle ore 16 del 13 ottobre l’Italia si considera in guerra con la Germania».

Il capo del governo Badoglio chiarisce la sua posizione con alcune dichiarazioni rilasciate ai giornalisti italiani ed alleati: «Scopo unico del mio governo è quello di liberare il Paese dall’oppressione tedesca. Evidente che tale liberazione non può essere raggiunta se non unendo strettamente la nostra azione militare con quella degli Anglo-americani».

Dopo l’8 settembre 1943, l’Italia è divisa in due. Gli ex alleati tedeschi si sono trasformati in forza di occupazione in tutto il centro-nord del Paese. Mussolini, che era stato arrestato dopo aver rassegnato le dimissioni il 25 luglio 1943, è stato liberato dai tedeschi, e ha dato vita nell’Italia occupata alla Repubblica Sociale Italiana, un governo collaborazionista appoggiato da Hitler per contrastare Alleati e partigiani.

Il re e Badoglio, abbandonata Roma nelle mani dei nazisti, si sono rifugiati a Brindisi, dove hanno dato vita al «Regno del Sud». Nella città pugliese si è installata anche la Missione Militare Alleata, guidata dal generale britannico F. M. MacFarlane con l’incarico, ricevuto da Eisenhower, di comunicare le istruzioni militari, controllare e indirizzare l’opera del governo italiano, organizzare, per quanto possibile, un’azione coordinata delle forze armate e del popolo italiano contro i tedeschi. Anche la stampa, così come ogni forma di informazione, è sotto la supervisione degli Anglo-americani. Dopo l’annuncio di Badoglio, i governi di Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica dichiarano di accettare l’Italia come cobelligerante nella lotta contro la Germania: questo vuol dire che non la riconoscono giuridicamente come Stato alleato. «I rapporti di cobelligeranza tra il governo italiano e quelli delle Nazioni Unite non possono di per sé alterare le condizioni firmate recentemente, che conservano la loro piena validità. Queste condizioni possono essere modificate previo accordo tra i governi alleati e alla luce del grado di assistenza che il governo italiano sarà in grado di dare alla causa delle Nazioni Unite», si legge nella nota riportata sulla «Gazzetta».

Mentre gran parte del Mezzogiorno, ormai liberato, vive una sorta di dopoguerra anticipato, nell’ottobre 1943 entra nel vivo la guerra di Liberazione nazionale che per diversi mesi dilanierà il resto del Paese.

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