Il Comune di Taranto muove un primo passo formale nel post Giochi del Mediterraneo e, quindi, pensa alla gestione degli impianti sportivi in corso di realizzazione o di riqualificazione.
In particolare, in vista della manifestazione internazionale che si terrà a Taranto, e in altri 20 comuni, dal 21 agosto al 3 settembre 2026, l’Amministrazione comunale si concentra sulla gestione e sulla valorizzazione a lungo termine dei nuovi e rinnovati impianti sportivi.
Per la cronaca, infatti, nei giorni scorsi, la direzione Grandi opere Appalti e Contratti del Municipio ha definito l’affidamento dei “Servizi di supporto specialistico integrato per la definizione della strategia di affidamento della gestione degli asset, sollecitazione del mercato, valutazione delle proposte e contributi ricevuti dal mercato al fine di individuare la migliore offerta per l’Ente”, così come riporta testualmente il provvedimento del Comune.
Per la cronaca, l’incarico è stato aggiudicato alla nota società specializzata in questo settore, PricewaterhouseCoopers Business Services srl, con sede a Milano. La scelta è avvenuta con un affidamento diretto, così come previsto dall’articolo 50 del Codice degli Appalti, in quanto il valore posto a base di gara rientrava nella soglia di 140mila euro.
In particolare, la PricewaterhouseCoopers Business Services srl ha formulato un’offerta vincente di 113mila euro, oltre Iva, a seguito di un ribasso di appena l’1,31 per cento rispetto all’importo stanziato dal Comune, che ammontava a 114mila 500 euro.
L’obiettivo primario di questo servizio di supporto specialistico, dunque, è la definizione della strategia di affidamento della gestione dei cosiddetti asset, la sollecitazione del mercato e la successiva valutazione delle proposte ricevute per individuare la soluzione migliore e sfruttare così le ricadute che questi impianti potranno generare sul territorio, anche dopo la kermesse.
Il piano di interventi finanziari, di cui l’affidamento costituisce un supporto fondamentale per la successiva gestione, riguarda ben 12 strutture sportive, molte delle quali in fase di profonda restyling. La società milanese dovrà, infatti, elaborare la migliore strategia per la gestione di un circuito di impianti sportivi integrato e sostenibile nel tempo.
Le strutture includono: il complesso del nuovo Stadio del Nuoto; l’iconico stadio Erasmo Iacovone, su cui però c’è già una manifestazione d’interesse che ha ottenuto un primo via libera da parte della giunta Bitetti da parte della società calcistica del Taranto; il Camposcuola al rione Salinella di atletica leggera; l’impianto sportivo “Palamazzola”; la nuova palestra “Ricciardi”; il pattinodromo comunale; il campo di calcio a Talsano (il “Renzino Paradiso”); il Centro sportivo “Magna Grecia” con 8 campi da tennis; i Giardini Peripato in cui si disputeranno gli incontri di basket 3x3; il Centro nautico; il Parco urbano sportivo al rione Salinella e la futura Palestra 4.0, al quartiere Paolo VI, che però difficilmente sarà realizzata prima dei Giochi visto anche che è stata finanziata successivamente con i Fondi di Coesione, in seguito ad un accordo tra Regione e Governo.
Questo provvedimento della direzione Grandi opere, almeno ad una prima lettura degli atti, sottolinea l’impegno del Comune non solo nella realizzazione degli interventi in vista dell’evento internazionale, ma anche nella programmazione attenta del “dopo Giochi” (la cosiddetta eredità positiva). Tutto questo affinché gli investimenti pubblici si possano poi tradurre in una rinnovata percezione interna ed esterna di Taranto, e in una rete di impianti sportivi efficiente e autosufficiente nel tempo.
















