Domenica 14 Dicembre 2025 | 22:53

Taranto e i rifiuti, la «liberazione» dai cumuli di spazzatura procede molto a rilento

Taranto e i rifiuti, la «liberazione» dai cumuli di spazzatura procede molto a rilento

 
Giovanna Calabrese

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Giovanna Calabrese

Rifiuti, la «liberazione» procede molto a rilento

Sul posto anche il sindaco Bitetti: «Kyma lavora alacremente». Un problema che va oltre i confini del rione Tamburi e che coinvolge l’intera città

Domenica 14 Dicembre 2025, 20:01

Basta fare un giro nel quartiere Tamburi per rendersi conto di come i prelevamenti di Kyma Ambiente procedano a rilento. Solo in alcuni punti sono stati rimossi i cumuli di spazzatura: via Orsini, nei pressi della chiesa di San Francesco de Geronimo, vicolo della Paricella e via San Francesco d’Assisi. In via Mar Piccolo, che dovrebbe concedere una vista mozzafiato sul primo seno, si presenta invece come una delle immagini più tristi e devastanti del quartiere. «Qui accanto c’è un panificio – dichiara una residente, Cosima Zito – non possiamo più goderci il panorama né l’odore del pane appena sfornato. Gli accumuli di immondizia emanano odori sgradevoli». La situazione appare invariata anche in altre zone del quartiere, dove i rifiuti continuano ad aumentare, occupando marciapiedi e spazi adiacenti alle abitazioni. In diversi punti i sacchi si accumulano da giorni, rendendo difficoltoso il passaggio dei pedoni e creando disagi ai residenti. Via Ludovico de Vincentis, via Lisippo, via Machiavelli, via G. Basta e via Giacomo Leopardi sono solo alcune delle strade in cui sono ancora presenti cumuli di rifiuti. Seppur, stando alle ultime dichiarazioni di Kyma, la «situazione sia sotto controllo», il raggiungimento della percentuale fissata per la differenziata, pari al 35 per cento, rappresenta un obiettivo che, alla luce della situazione attuale, richiede un’accelerazione degli interventi.

Per questo il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, con un post sui social fa sapere che in questi giorni sta seguendo personalmente le operazioni straordinarie nei quartieri Tamburi e Paolo VI per ripulire le strade dai rifiuti. «L’azienda di igiene urbana – scrive il primo cittadino – è impegnata e lavora alacremente per ripristinare una condizione di normalità e decenza. Gli operatori stanno temporaneamente posizionando cassonetti stradali più capienti affinché i cittadini possano conferire correttamente i rifiuti, nel rispetto del calendario di raccolta».

Nonostante il ritorno dei contenitori per la raccolta differenziata, reinstallati nei punti più critici per limitare l’emergenza rifiuti, non ha spento il copione del degrado. Il tema della differenziata sta diventando una questione sempre più ricorrente, una sfida tra chi chiede il rispetto delle regole e chi, invece, si aspetta una maggiore presenza delle istituzioni. Un commerciante, Anastasio Recchia, dichiara: «Stiamo diventando come Napoli, dove l’emergenza rifiuti è stato un tema di un grandissimo dibattito. Sono parecchie settimane che la spazzatura non viene prelevata. Io ho una panetteria e non posso rischiare di avere topi all’interno dell’esercizio. È vergognoso tutto questo». Della stessa opinione, un cittadino residente, Daniele Lupo che esprime il suo pensiero affermando «Siamo costretti a parcheggiare nel rione davanti a montagne di spazzatura. I bambini che camminano per strada rischiano di farsi male, diventa pericoloso perchè non sappiamo cosa viene conferito nei sacchetti. Possono esserci oggetti taglienti, siringhe, materiale chimico». Un problema che va oltre i confini del rione Tamburi e che coinvolge l’intera città. Sempre più cittadini manifestano stanchezza di fronte a quello che viene percepito come un “duello” tra chi rispetta le regole della raccolta differenziata e chi non lo fa. Una contrapposizione che alimenta disagio e degrado e che non dovrebbe produrre né vincitori né vinti, ma richiedere un impegno condiviso e costante da parte di tutti, istituzioni e cittadini, per restituire decoro e sicurezza agli spazi urbani.

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