Lunedì 15 Dicembre 2025 | 09:02

Taranto, 24enne denuncia abusi sessuali durante l’ipnosi: ora il mental coach rischia il processo

Taranto, 24enne denuncia abusi sessuali durante l’ipnosi: ora il mental coach rischia il processo

 
ALESSANDRA CANNETIELLO

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ALESSANDRA CANNETIELLO

Taranto, abusi sessuali durante l’ipnosi: mental coach rischia il processo

La vittima ha trovato il coraggio di denunciar dopo averne parlato con le amiche. E lì, avrebbe scoperto che anche due di loro, che erano state in cura presso la stessa struttura, avevano notato comportamenti inappropriati da parte del 50enne

Lunedì 15 Dicembre 2025, 05:20

07:42

Si è rivolta a un centro nel Tarantino per intraprendere un percorso di rinascita psicologica, migliorare il rapporto con il proprio corpo e la sua relazione sentimentale. Invece, negli oltre sei mesi di “terapia” - che avevano incluso sedute di ipnosi – una 24enne è diventata l’oggetto di fantasie e giochi perversi del suo mental coach. Un uomo di circa 50 anni che ora rischia un processo per violenza sessuale aggravata dall’abuso di autorità e dalla minorata difesa. È stato infatti il pubblico ministero Marco Colascilla Narducci a chiedere il rinvio a giudizio nei confronti dell’imputato difeso dall’avvocato Salvatore Maggio.

Una storia che risale a 5 anni fa, ma che la vittima ha trovato il coraggio di denunciare dopo due anni da quegli abusi. Un macigno che aveva portato dentro di sé fino alla sera in cui ha confessato ogni cosa ad alcune amiche. E lì, avrebbe scoperto che anche due di quelle donne che erano state in cura presso la stessa struttura avevano notato comportamenti inappropriati da parte dell’uomo.

Nella sua denuncia la giovane vittima, rappresentata dall’avvocato Francesco Bellocchio, ha riferito che da giugno 2021 fino a gennaio dell’anno seguente si era recata nel centro una volta a settimana. Già dalle prime sedute, stando alla sua ricostruzione, l’uomo le aveva chiesto di raccontare le sue fantasie e preferenze sessuali. Nonostante la vittima con molto imbarazzo avesse ricordato più volte al 50enne che era lì per risolvere questioni legate all’autostima e al suo rapporto con il partner, l’imputato si era spinto ogni volta sempre più, oltre il limite. Come quando dopo aver appreso che la 24enne aveva chiuso la sua relazione le avrebbe assegnato come esercizio da eseguire «le dieci trasgressioni della settimana». Tra queste, il compito di uscire di casa senza intimo e persino nel suo studio durante gli incontri. Oppure, con il pretesto di aiutarla ad avere nuovamente fiducia nel genere maschile, quando le avrebbe insegnato le diverse tipologie di abbraccio dissimulando così un primo approccio fisico. Ma non è tutto. In una seduta l’aveva convinta a sdraiarsi seminuda sul lettino e dopo aver posizionato delle pietre in vari punti del corpo le aveva confermato la sua diagnosi, ossia che la vittima avesse il chakra della sessualità bloccato.

Così, nell’ultimo appuntamento a cui la vittima si era presentata, le avrebbe detto di svestirsi completamente per insegnarle la pratica tantrica sessuale: atti irripetibili che nei primi istanti avevano impedito alla donna di reagire perché paralizzata dalla paura. Pochi interminabili minuti, fino a quando la ragazza ha trovato la forza di interrompere gli abusi e scappare dallo studio. Dopo quell’episodio la 24enne ha evitato con ogni scusa di presentarsi agli appuntamenti finché a gennaio 2021 ha deciso infine di mollare la “terapia” e in seguito di denunciare quelle violenze.

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