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Fra il Bari e Auteri è amore a prima vista

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Fra il Bari e Auteri è amore a prima vista

Il neo mister: «Sono onorato di essere qui. Base solida, tanti ragazzi di spessore»

Giovedì 27 Agosto 2020, 10:14

BARI «Chi si vanta con la sua bocca, è più fesso di chi ci crede». Usando un proverbio siciliano, schiva ogni protagonismo, Gaetano Auteri. Nel giorno della sua presentazione da tecnico del Bari, l’allenatore siciliano rinuncia alla grande ribalta. Dalle sue parole trasuda l’amore per il calcio, in tutte le sue forme. La voglia di instillare la sua idea e renderla vincente. Non si sentono classiche frasi più volte ribadite da chi approda nel capoluogo pugliese, peraltro alla corte di una proprietà prestigiosa come la famiglia De Laurentiis. Non si ascoltano locuzioni abusate come «l’occasione della vita» o «l’opportunità imperdibile», pur essendo Auteri figlio della dura gavetta che l’ha portato a scalare le categorie solo per quanto raccolto sul campo. Come dice lui, «cambia il palcoscenico, ma ci si può divertire anche insegnando in una scuola calcio».

Svela di essere stato vicino due volte ai biancorossi «sia negli anni in cui è stato direttore sportivo Guido Angelozzi, sia nella stagione della mancata iscrizione in serie B». Già, perché in effetti era lui il prescelto per ripartire dalla serie D con il nuovo corso societario, ma il contratto già firmato con il Catanzaro impedì l’approdo in Puglia già due anni fa. Insomma, il rettangolo verde è il suo nutrimento, la vetrina preferisce evitarla.

«Sono onorato di essere a Bari, ma mi imbarazza parlare di me. Preferisco essere in prima linea quando si tratta di difendere la squadra o un percorso da realizzare. Rispetto i miei principi: la rettitudine morale, la lealtà nei rapporti. Partiamo con qualche giorno di ritardo, ma recuperermo perchè qui c’è attenzione anche al particolare: sono entrato in una vera famiglia».

Si illumina quando può descrivere i principi del suo calcio che dovrebbe partire sulla traccia del 3-4-3. «È fondamentale creare un filo conduttore - spiega - che vada al di là dei numeri tattici sui quali, peraltro, bisogna essere flessibili per cambiare pelle nel corso delle gare. Giocheremo per vincere in casa e fuori, con lo stesso atteggiamento. Si parte da una base solida, con molti elementi di spessore: sono qui per valorizzare le risorse, non per sperperarle. Serviranno innesti un po’ in tutti i reparti, eccetto che in porta poiché Frattali è un interprete di assoluta affidabilità. Schiererò sempre tre attaccanti, quindi in prima linea occorrono rinforzi considerando che va recuperato Simeri da un infortunio. Allo stesso modo, in difesa ci disporremo con tre centrali: abbiamo gente di valore come Sabbione, Di Cesare e Perrotta che vanno integrati con elementi dotati di caratteristiche differenti».
Se potevano esserci dubbi su Antenucci, il top player per eccellenza dei «Galletti», Auteri fa cadere ogni tabù. «È un calciatore straordinario che seguo fin da quando militava nel Giulianova. Ha le doti perfette per ciò che vogliamo proporre: in attacco, non seguiremo schemi fissi, ma saremo imprevedibili e lui in tale contesto può giocare in qualsiasi maniera». Avrà un’altra chance pure D’Ursi. «Un ragazzo dalle grandi potenzialità - dice Auteri - che lo scorso anno è stato fermato da alcuni problemi fisici. Se li ha superati, tornerà ad ottimi livelli, come nel mio Catanzaro».

Il capitano dei calabresi era Maita, altro capitale biancorosso. «Mattia sa che se compie un ulteriore salto di qualità può imprimere una svolta alla sua carriera», rileva il coach di Floridia nell’ottica di «un programma di interventi mirati: le rivoluzioni non sono necessarie perché anche da una delusione si possono trovare gli spunti per ripartire meglio di prima».
Proprio così. Un auspicio condiviso condiviso da una città che spera di aver trovato in Auteri il condottiero del riscatto.

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