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Bari e la serie B, un matrimonio complicato

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Bari e la serie B, un matrimonio complicato

L’organo sovrano resta il Consiglio federale in programma questa settimana ma la strada è in salita.

Lunedì 11 Maggio 2020, 10:13

Bari - Non sarà semplice. La corsa del Bari verso la serie B rischia di mettersi in decisa salita. Pur non costituendo un profilo decisionale, l’orientamento dell’assemblea della Lega Pro rappresenta comunque un ostacolo difficilmente superabile per certi aspetti. Ci sono, infatti, alcuni assunti oggettivi. Innanzitutto, l’aspetto del voto. I 60 club di serie C sono stati pressochè compatti nel proporre lo stop del campionato 2019-20, così come, per quanto risicata, i voti a favore del cosiddetto «merito sportivo» (fondato sulla media punti ponderata) sono stati comunque in numero maggiore (23) rispetto a quelli per la disputa dei play off (16), pur considerando l’altissimo numero di astenuti.

L’altro profilo da considerare è quello del criterio stesso della media punti: il Bari contesta il numero di gare differente disputato rispetto alle altre compagini, tuttavia, è pur vero che tale procedura è stata condivisa anche dall’Uefa, nonché adottata nelle scorse stagioni pure in serie C. Porte sbarrate dunque? L’organo sovrano resta il consiglio federale e, da questo punto di vista, qualche margine compare.

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, si sta prodigando per far ripartire la serie A e, a ruota, auspicherebbe la ripresa anche degli altri due tornei professionistici (B e C). Tuttavia, restano alte le problematiche relative (eccezion fatta per la massima categoria) al rispetto dei protocolli sanitari e delle norme di sicurezza. Così come sarebbe complicato individuare il numero di squadre da ammettere ad eventuali play off ristretti.

Ma non vanno trascurate due ipotesi. La prima è quella di ambire legittimamente ad un ripescaggio. Non è un mistero, infatti, che nelle ultime stagioni diversi club della cadetteria non abbiano reperito le risorse per iscriversi. La seconda e forse più concreta possibilità sarebbe una B allargata a 22 o 24 compagini. Se, infatti, il secondo torneo nazionale non dovesse ripartire, molto probabilmente sarebbero bloccate le retrocessioni ed in tal senso potrebbe essere ratificato (nell’ottica di mantenere pari il numero di squadre) un format a 22 formazioni, liberando quindi un ulteriore posto oltre quelli garantiti alle quattro promosse dalla C. Così come l’ampliamento a 24 potrebbe avere fondamenti più solidi della riforma totale della categoria (allargata fino a 32 o 40 squadre) che potrebbe richiedere tempi più lunghi. Al momento, però, non resta che aspettare.

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