LECCE - La campagna acquisti-cessioni estiva ha chiuso i battenti. Finalmente sarà possibile pensare solo al campo, senza dovere fare i conti con le voci legate a possibili trasferimenti. Il Lecce ha messo a disposizione di Eusebio Di Francesco e del suo staff l’organico definitivo sul quale dovrà lavorare, che potrà essere eventualmente ritoccato solo a gennaio, quando ci sarà il mercato di “riparazione”. Il trainer abruzzese può contare su almeno due calciatori per ciascun ruolo. Numericamente, quindi, la rosa è completa. Sarà poi terreno di gioco, come sempre, a chiarire la bontà delle scelte effettuate nell’ottica del risultato finale.
Tra i pali, il ruolo di titolare compete senza ombra di dubbio a Wladimiro Falcone che, invece di andare via com’era stato ipotizzato a giugno, è rimasto centrale nell’economia del progetto del Lecce, tanto da diventare anche il nuovo capitano della squadra. Il portierone romano, tra l’altro, ha iniziato alla grande il torneo, ribadendo la propria affidabilità e risultando tra i migliori se non il migliore in assoluto in entrambi i match sin qui disputati. Alle sue spalle c’è Christian Fruchtl, che i tifosi salentini hanno visto all’opera poche volte, ma che viene considerato affidabilissimo da parte dell’area tecnica. Nonostante abbia davanti Falcone, il tedesco ha preferito rimanere in giallorosso. Il terzo portiere è ancora Jasper Samooja.
A contendersi il posto di terzino destro saranno Danilo Veiga e Owen Kouassi. Sino ad oggi a scendere in campo dall’inizio è stato sempre il portoghese, che contro il Milan ha sbandato a più riprese. Ma l’ivoriano, che ha anche il passaporto francese, scalpita per sovvertire le gerarchie della prima ora. Sulla corsia mancina il titolare è Antonino Gallo. Il palermitano sta disputando la sua quinta stagione nel Salento ed è da tempo un punto fermo del team. Insieme a Falcone, ha contribuito a suon di presenze alle tre storiche salvezze in massima serie centrate dal club di via colonnello Costadura. L’alternativa per il ruolo di terzino sinistro è costituita dall’irlandese Corrie Ndaba.
Al centro della retroguardia, per il momento, è toccato sempre a Kialonda Gaspar e a Tiago Gabriel. L’angolano ed il portoghese dovranno guardarsi dal tedesco Jamil Siebert, che ha l’handicap di non avere svolto la preparazione con il resto del gruppo, ma che gode della massima considerazione, se si considera che è stato l’acquisto più oneroso effettuato dalla società salentina sotto la presidenza di Saverio Sticchi Damiani. Più indietro c’è il cileno Matias Perez.
Quale regista il ballottaggio coinvolge Ylber Ramadani, che è stato impiegato nell’undici-base sia a Genova che contro il Milan, al “Via del Mare”, e Balthazar Pierret. Il nazionale albanese in questo momento sembra in vantaggio sul francese, fermo restando che entrambi sono più portati a fare diga che a rilanciare l’azione, verticalizzandola come vorrebbe il loro trainer. Per il ruolo di mezzala, in attesa di capire il destino di Hamza Rafia e di Youssef Maleh (può essere utilizzato anche in mediana), che erano in uscita ma che non hanno accettato le proposte che hanno ricevuto da altri sodalizi, Lassana Coulibaly e Mohamed Kaba sono i calciatori dotati di maggiore fisicità, mentre Medon Berisha e Thorir Helgason sono quelli che dovrebbero assicurare qualità. A questi uomini va aggiunto Alex Sala, centrocampista box to box prelevato dal Cordoba CF negli ultimi dieci giorni di mercato, che viene considerato un prospetto emergente in cerca di visibilità.
In cinque si contenderanno i due ruoli di esterno alto: Tete Morente, Lameck Banda e Riccardo Sottil sulla sinistra, Santiago Pierotti e Konan N’Dri sulla destra. Fermo restando che, se necessario, possono adattarsi tutti a giostrare anche sulla fascia che non prediligono. Stante il fatto che il ruolo determina un dispendio di energie notevole, in ogni match scenderanno in campo in quattro, ovvero i due che partiranno dal primo minuto ed i due che subentreranno.
Al centro del reparto avanzato, a Francesco Camarda, che è stato uno dei primi acquisti del mercato estivo 2025/2026, si è aggiunto quasi in extremis Nikola Stulic, che ha già esordito nella sfida con il Milan, disputando 45’ e muovendosi in maniera interessante. Suo è stato l’unico tiro in porta con il quale il Lecce che ha impensierito Mike Maignan. La presenza del serbo è importante perché sgraverà il 17enne ex rossonero dalla pressione di dovere portare sulle proprie spalle il peso dell’attacco giallorosso.