Domenica 07 Settembre 2025 | 08:27

Bari e la «condanna» a vincere, Vivarini: «Non c'è altro verbo»

 
Davide Lattanzi

Reporter:

Davide Lattanzi

Bari e la «condanna» a vincere, Vivarini: «Non c'è altro verbo»

Tutto pronto per la sfida contro la Reggina

Sabato 25 Gennaio 2020, 10:41

Queste sono le partite che mi piacciono molto: è una sfida che vale tanto perché sugli scontri diretti la posta in palio è doppia». Manca un solo giorno a Reggina-Bari. Un match che vale un traguardo nella lunga rincorsa del Bari.
Lo aspetta con serenità, Vincenzo Vivarini. Chissà, forse al suo arrivo in biancorosso non avrebbe nemmeno immaginato di affrontarlo da secondo in classifica, reduce da 17 risultati utili, a sei lunghezze dai calabresi padroni della vetta: un distacco comunque importante, ma adesso meno vistoso e certo più recuperabile. «Per certi versi mi sto riposando», sorride il tecnico abruzzese. «In certe gare tutto è chiaro, le motivazioni sgorgano da sole. L’obiettivo è vincere: domani e sempre. Non può esserci altro verbo a Bari. La società ha un progetto ben definito e molto ambizioso a lungo termine e sta continuando ad attrezzare la squadra per raggiungere determinate mete. Avevo messo in preventivo che si potesse arrivare a questo confronto con un distacco un po’ ridimensionato. Perché ogni squadra attraversa dei periodi di calo: noi ci siamo passati all’inizio del torneo, quando occorreva assemblare un gruppo rinnovato. Una cosa è certa: questa classifica ci carica. Il problema del Bari a mio avviso derivava proprio dalla frustrazione di essere così lontano dal primo posto. Visto che siamo in recupero, stiamo ritrovando maggiore entusiasmo e motivazione. La gara con la Reggina potrà dire molto, ma non tutto. Perché mancheranno ancora 15 giornate ricche di contenuti. A -6 potremmo anche non drammatizzare un pareggio? Il punto non può essere più che un obiettivo minimo. Non possiamo permetterci di tornare a casa a mani vuote”.

Eccetto l’incontro con un Catania decaduto dal rango di big, il Bari all’andata ha disputato tutte le sfide di alta classifica al San Nicola. Per certi versi, affrontare una pari grado in trasferta sarà una nuova esperienza. “Ho pensato a questo fattore – spiega Vivarini – ed in effetti sono curioso di vedere come giocheremo sul campo di una grande. Mi interessa verificare se riusciremo ad applicare ciò che abbiamo in mente, se incanaleremo il gioco nella nostra direzione. Il contesto tecnico e di pubblico non sarà da Lega Pro: sono convinto che la Reggina, essendo in casa, partirà con grande intensità. Perciò, dovremo farci trovare pronti. Se avessi dovuto fissare un momento ideale per questo match avrei scelto la fine del girone d’andata, quando eravamo ben sincronizzati su movimenti, tempi e solidità. La lunga sosta ci ha tolto qualcosa. Magari non siamo al top, ma nemmeno loro. In confronti del genere, contano senza dubbio anche le individualità. Il nostro Antenucci è straordinario, ma punto su tutti gli attaccanti: Simeri, Laribi, D’Ursi che ci darà tante soddisfazioni”. E chissà che altro ancora non arrivi dal mercato, sebbene, almeno in entrata, se ne parlerà ormai dopo l’impegno in Calabria. “Per attuare programmi ambiziosi – conclude Vivarini – occorrono calciatori importanti. Sono convinto che la società voglia ancora aggiungere qualcosa per renderci ancora più forti”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)