Persino nella straordinaria rosa del Bari c’è qualche insostituibile. E Zaccaria Hamlili figura di certo tra gli elementi meno rimpiazzabili nell’organico biancorosso. Non sono causali le parole che Giovanni Cornacchini ha pronunciato al termine della sfida di domenica scorsa contro il Castrovillari. Nonostante la vittoria e l’immutato vantaggio di undici punti vantato dai galletti sull’inseguitrice Turris, l’allenatore dei pugliesi si rammaricava per non aver evitato l’ammonizione che al centrocampista di origine marocchine costerà un turno di squalifica.
«Ero pronto per sostituirlo, ho ritardato il cambio di qualche attimo che si è rivelato determinante. Peccato, avrei avuto bisogno di lui nella trasferta di Palmi», la riflessione del trainer di Fano. Campo ostico, in effetti, quello della compagine calabrese che mette in mostra la seconda miglior difesa del girone I di serie D (23 reti subite, come la Turris, mentre il Bari è primo in tale fondamentale con soli 16 gol al passivo): basti pensare che all’andata, dopo una strenua resistenza, i pugliesi la spuntarono soltanto all’88’ con una rete di Mattera sugli sviluppi di un calcio piazzato. Non solo: trovandosi soli quattro punti dalla zona playoff, è scontato che i neroverdi daranno battaglia. In tal senso, la corsa, l’intensità ed il furore agonistico del 27enne prelevato dalla Pistoiese sarebbero stati ingredienti preziosi.
Cornacchini, a sua volta, non ha molte alternative per rimpiazzare Hamlili. L’unico che per esperienza e caratteristiche potrebbe sostituirlo è Feola, ma il recupero del centrocampista sardo (alle prese con i postumi di una lussazione alla spalla), è da escludere: anche ieri, infatti, ha svolto lavoro differenziato. Tuttavia, un tris di soluzioni balena nella mente di Cornacchini. La prima risponde al rilancio di Cristian Langella: sarebbe la scelta più naturale, poiché il 18enne ex Pisa è stato puntualmente schierato in mediana. Resta da chiedersi, però, se nel 4-2-3-1, la cerniera Langella-Bolzoni sia sufficiente: la coppia, infatti, andò in notevole sofferenza quando fu proposta in trasferta con la Turris. E allora, ecco che potrebbe scattare l’idea di abbassare Brienza al ruolo di regista puro, tramutando il 4-2-3-1 in 4-3-3. Un’ipotesi che garantirebbe indubbi vantaggi nello sviluppo dell’azione, un maggiore possesso palla, nonché l’oppor tuna protezione al capitano che sarebbe affiancato da Langella e Bolzoni nella versione di interni.
In tal modo, inoltre, Cornacchini potrebbe rinforzare il tridente offensivo inserendo subito Neglia insieme a Simeri e Floriano e sacrificando Piovanello (a quel punto i quattro under sarebbero Marfella, uno tra Aloisi e Bianchi, nonché Quagliata e Langella), forse meno adatto ad un match più muscolare. Si tratterebbe di una mossa ardita, ma il coach biancorosso la valuterà. Meno probabile, invece, il ricorso ad un difensore (Mattera sarebbe il più indicato) avanzato a centrocampo, con l’inserimento di un centrale (Cacioli) a far coppia con Di Cesare in retroguardia. Opzioni che saranno comunque riprovate nelle prossime ore. La squadra partirà oggi per Rende e svolgerà domani la rifinitura a Montalto per poi trasferirsi nel pomeriggio a Palmi.