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In casa biancorossa tutti zitti
pesano le parole del tecnico?

 
redazione online

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In casa biancorossa tutti zittipesano le parole del tecnico?

Fabiano: inaccettabile che Cornacchini abbia respinto la mia stretta di mano

Lunedì 04 Febbraio 2019, 13:19

lI calciatori del Bari non parlano. Motivi di sicurezza hanno spinto il club biancorosso a far salire in fretta e furia la squadra sul pullman in partenza da Torre del Greco con destinazione Puglia. In effetti, l’atmosfera allo stadio «Liguori» è quantomeno elettrica. La vittoria della Turris è festeggiata con comprensibile euforia, ma anche con eccessivo dileggio nei confronti dei galletti. Lo show di un fotografo davanti alle telecamere di Dazn, con tanto di improperi e gestacci, è un eloquente spaccato del contesto. Non è risparmiato nemmeno Giovanni Cornacchini che, al momento delle interviste di rito, è infastidito da alcuni sostenitori campani assiepati alle sue spalle. Tutto vero, insomma. Ma è altrettanto chiaro che non ci sia tanta voglia di commentare la caduta con la Turris. Franco Brienza era stato individuato dal club per parlare con i giornalisti: probabilmente, la conferenza del capitano sarà spostata alle prossime ore. Che saranno importanti per confrontarsi a mente fredda e sgombrare il campo da alcune ombre. Non è sfuggita una certa freddezza tra calciatori e allenatore a fine match, così come le dichiarazioni di Cornacchini sull’insufficienza di attributi nel match clou della stagione meriterebbero una spiegazione più esauriente. Fin troppo diretto, invece, l’allenatore corallino, Franco Fabiano che sparge elogi sulla realtà barese, ma punta il dito proprio su Cornacchini. «È stato bellissimo battere il Bari, ma non mi confronto con un club che per storia, blasone, tifoseria e caratura tecnica non appartiene a queste categorie. Difficile competere con una corazzata così forte, ma noi non ci arrendiamo. Il mio alterco con Cornacchini (avvenuto su una palla da restituire alla Turris in seguito ad un infortunio di un calciatore campano, ndc)? In campo possono capitare momenti di tensione. È inaccettabile, invece, che abbia respinto la mia stretta di mano al termine del match perché qui si tira in ballo l’educazione. Con la squadra che si ritrova, non avrebbe mai dovuto parlare della Turris, invece ha persino detto che l’assenza di alcuni nostri uomini cardine si sarebbe tramutata in un vantaggio. Ha avuto paura di noi, è venuto qui con tre centrali difensivi puri anziché dar libero sfogo agli attaccanti: doveva mettersi il pannolino. La verità è che di allenatori ce ne sono tanti, ma di uomini pochi».

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