Giovedì 30 Ottobre 2025 | 01:10

Benvenuti al Sud, dove i bambini giocano per strada

Benvenuti al Sud, dove i bambini giocano per strada

 
Rosario A. Polizzi

Reporter:

Rosario A. Polizzi

Benvenuti al Sud, dove i bambini giocano per strada

Non è una banalità, ma una vecchia esigenza che a Torre S. Susanna, nel Brindisino, ha fatto breccia nel cuore dell’amministrazione comunale

Mercoledì 29 Ottobre 2025, 13:03

Nel Sud i bambini sono autorizzati a giocare per strada. Non è una banalità, ma una vecchia esigenza che a Torre S. Susanna, nel Brindisino, ha fatto breccia nel cuore dell’amministrazione comunale. Infatti, il sindaco Michele Saccomanno ha preso carta e penna e ha scritto: «Il gioco della palla, le strisce sul pavimento per i salti, i giochi inventati dalla fantasia dei ragazzi sono un patrimonio esperienziale da recuperare».

L’iniziativa è esplosa come una sorta di rivoluzione culturale, partita da un piccolo centro del profondo Sud. Certamente Michele Saccomanno ha una sua storia: ortopedico, consigliere regionale e poi senatore. Non «illuminato sulla via di Damasco», ma la sua analisi fa parte del suo bagaglio culturale. C’è da dire che la realtà psico-sociale sottolineata da Saccomanno andrebbe studiata in maniera molto più approfondita, perché riguarda un’età in cui si formano le basi della socialità umana. È una sorta di prevenzione primaria al complesso problema della crisi sociale che sta affliggendo la nostra società. Come al solito, dalla «periferia dell’impero» si affrontano in maniera semplice questioni che poi le grandi menti teorizzano. Speriamo che l’iter scientifico ci dia qualche effetto. Per adesso, il dott. Michele Saccomanno da Torre S. Susanna (Brindisi) ha acceso una piccola luce con una semplice disposizione da sindaco. Una luce che rischia di diventare un faro per molte altre comunità.

In un tempo in cui l’infanzia è spesso confinata tra schermi e spazi chiusi, restituire ai bambini il diritto di giocare liberamente per strada significa restituire loro anche un pezzo di libertà, di creatività e di relazione. Non è un gesto per ricordare la nostra infanzia: è una scelta politica e culturale che riconosce il sacro valore educativo del gioco spontaneo, della condivisione, dell’incontro. Se Torre S. Susanna ha avuto il coraggio di fare il primo passo, ora tocca agli altri raccogliere il testimone. «Vox clamantis in deserto» Perché forse è proprio da questi piccoli atti, apparentemente semplici, che può rinascere una società più sana, più coesa, più umana. E chissà che un giorno, guardando i bambini giocare tra le strisce disegnate con il gesso e le risate che rimbalzano tra i muri, non si possa dire che tutto è cominciato da lì: da una piccola piazza del Sud, da una firma su un foglio, da un’idea che ha rimesso al centro le persone.

In fondo, la vera innovazione non è sempre tecnologica: a volte è semplicemente il coraggio di tornare all’essenziale. E l’essenziale, per crescere cittadini consapevoli e felici, passa anche da una palla che rotola sull’asfalto e da un salto disegnato con il gesso. Non è un film in bianco e nero!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)