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Dilemma regionali in Puglia: Elly batti un colpo e punta tutto sul futuro

Dilemma regionali in Puglia: Elly batti un colpo e punta tutto sul futuro

 
enzo augusto

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enzo augusto

Dilemma regionali in Puglia: Elly batti un colpo e punta tutto sul futuro

La scelta del candidato sta diventando una soap opera che già infastidisce chi si interessa della questione. Figuriamoci i cittadini che potrebbero trovare un altro motivo per disertare le urne

Mercoledì 27 Agosto 2025, 13:17

Il sondaggio della Gazzetta del Mezzogiorno dà il centrosinistra vincente alle prossime elezioni regionali, ma il centrosinistra sta facendo di tutto per sovvertire i pronostici. La scelta del candidato sta diventando una soap opera che già infastidisce chi, come me, si interessa della questione. Figuriamoci i cittadini elettori che potrebbero trovare un altro motivo per disertare le urne.

Certo la questione è di non poco conto. Finora i contendenti hanno giocato a carte coperte. Adesso hanno scoperto le carte.

Dinanzi all’intenzione degli ex Presidenti Vendola ed Emiliano di candidarsi come consiglieri, da frati semplici, Decaro ha posto l’aut aut, se ci siete voi, non ci sono io e resto a Bruxelles.

Dico subito che, al netto delle buone intenzioni di favorire così, attraverso il voto dei loro supporter, il successo della coalizione, e delle altrettanto buone intenzioni di continuare a impegnarsi per la comunità pugliese, la scelta degli ex solleva serie perplessità.

Vendola ed Emiliano sono state, e sono, presenze importanti che certamente, oggettivamente e al di là delle intenzioni, finirebbero per condizionare la libertà di azione che un nuovo presidente è giusto che abbia, senza patrocini e protettorati.

Decaro ha poi bisogno di dare un elemento di discontinuità soprattutto in relazione ad una stagione politica troppo caratterizzata dal civismo, da alleanze spurie, da un sistema di potere che, sia pure a fin di bene, ha offuscato e appannato l’immagine di sinistra della maggioranza.

Peraltro è l’unico che può permettersi di non scendere a compromessi per intercettare il voto del civismo. I voti li prende lo stesso, come è successo un anno fa. E questo sarebbe già un risultato importante.

D’altro canto non si è visto mai che ex presidenti rientrino in consiglio dalla finestra dopo essere usciti dalla porta; nemmeno De Luca, per dire. Zaia fa altre scelte, non va certamente in pensione, ma non si sogna di tornare in lizza da consigliere. Anche per una questione di dignità, credo.

Non c’è una nuova classe dirigente? È indispensabile fare ancora riferimento all’usato sicuro (ammesso che sia sicuro) soffocando le istanze e le prospettive di generazioni più giovani e di candidati (ce ne sono!) pronti a venire alla ribalta?

Si dice, da quelli che remano contro e che temono il «cambiamento», che Decaro è stato eletto al Parlamento Europeo solo un anno fa e dovrebbe rispettare quindi la volontà dell’elettorato. Ma, diciamo la verità, tutti quelli che un anno fa gli hanno dato il voto, sapevano bene che sarebbe stato il candidato alla presidenza della regione, e l’hanno votato (quorum ego) anche in questa prospettiva. Decaro è certamente importante a Bruxelles ma, scusate l’egoismo, è più importante qui in Puglia per rilanciare un’azione amministrativa e una politica di rinnovamento che, da qualche tempo, segnano il passo.

Certo ci sono altri nomi. Secondo il sondaggio vincerebbero ugualmente. Ma se il competitor è D’Attis il sondaggio è falsato.

D’Attis è un uomo di partito disciplinato ma mandato a perdere. E senza Decaro la Regione diventerebbe contendibile. I giochi si riaprirebbero. Il centrodestra, ringraziando, potrebbe mettere in campo i suoi big e la situazione, considerando anche la trazione del governo, sarebbe diversa e, secondo me, anche a rischio. Quindi non scherziamo e non giochiamo «a perdere». Gli altri candidati, con tutto il rispetto, non sono Decaro.

Certo anche Vendola e Emiliano sono fuoriclasse. Ma Cristiano Ronaldo gioca in Arabia a Messi in Florida. Yamal, per dire, gioca nel Barcellona e in nazionale e non ha bisogno degli assist degli ex. Ognuno, anche i grandi, fanno il loro tempo.

Una soluzione bisogna comunque trovarla, e subito. Vendola ed Emiliano sono persone serie e intelligenti. Sanno che non possono rischiare di regalare la Regione alla destra, vanificando così anche il loro operato. E sanno, soprattutto, che Decaro è una risorsa troppo importante per rischiare di perderla.

Devono essere consapevoli che loro sono, e saranno, utilissimi, sia nella competizione elettorale, sia in altri campi. Vendola, peraltro, è un discorso a parte. Si candiderebbe per disciplina, perché glielo chiede il Partito per raggiungere il 4% ma, secondo me, ne farebbe volentieri a meno. Sa fare altro e lo fa benissimo e non rischierebbe di appannare in queste beghe la sua immagine.

Confido quindi, confidiamo tutti, nella loro ragionevolezza. Una soluzione sapranno trovarla ed è opportuno che la trovino loro. E se non può essere altrimenti allora è doveroso che intervenga il nazionale. Elly, se ci sei batti un colpo. Si tratta di scegliere tra passato e futuro. Io non ho dubbi e scelgo il futuro.

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