Tranquillizzatevi, non voglio parlare del Papa. Non ho partecipato ai pronostici anche perché ho scarsa dimestichezza con le gerarchie ecclesiastiche, conseguenza di antico anticlericalismo genetico. Nè mi sento di tirare per la giacchetta il nuovo pontefice interpretando le sue prime esternazioni. I pontefici vanno valutati negli anni. Faccio riferimento a Papa Leone XIV solo perché il nome scelto rimanda all’enciclica del suo predecessore (XIII), la Rerum Novarum, la prima enciclica ad occuparsi delle tematiche del lavoro. È vero che c’è qualcuno che sostiene che in essa vi era una vena antisocialista (che per un papa dell’800 mi sembrerebbe del tutto naturale), ma pur sempre un’enciclica che, per la prima volta nella storia della Chiesa, poneva in rilievo la “questione lavoro”.
Anche il papa, quindi, si deve presumere, ritiene centrale la questione che i referendum portano all’attenzione degli elettori e che invece il Governo e i partiti della maggioranza ritengono irrilevante invitando i cittadini a disertare le urne. A parte il fatto che questo invito ad andare a passare la giornata al mare non ha portato fortuna, io lo trovo francamente inaccettabile. La CGIL che li ha patrocinati e i partiti di sinistra, il PD ed Elly Shlein in prima linea, che li appoggiano, in sostnza i referendum li hanno già vinti, avendo posto sul tavolo la questione ed avendo indotto il Governo e la destra a prendere posizione. Si tratta di quesiti sul lavoro precario, a termine, agile, somministrato, un fenomeno, che sta rovinando la vita ad una intera generazione. Giovani che non possono avere prospettive a medio o lungo termine, che non possono pensare a farsi una famiglia o a mettere al mondo figli. Si discute del fenomeno dei subappalti che è la maniera con cui le grosse aziende scaricano costi e responsabilità sull’anello debole, i lavoratori. Stiamo parlando degli infortuni sul lavoro, conseguenza di questo sistema perverso, delle morti bianche che sono una vergogna nazionale.
Ma tutto questo non preoccupa il Governo e le forze di destra che lo sostengono. Tutti al mare! Ovviamente su questi temi si può dissentire. Si può essere d’accordo o meno. Si possono avere posizioni diverse. Quello che è inammissibile è ignorare o rimuovere argomenti di tale importanza che sono vitali per i cittadini. C’è gente che non arriva a fine mese. Lavoratori che non tornano a casa e muoiono sul lavoro. Lavoro povero e salari di fame. La questione salariale poi è ormai una emergenza nazionale. In tutta Europa i salari sono cresciuti. Negli ultimi 30 anni, in Francia del 30,2%; in Germania del 30,4%; in Spagna del 9,5%. In Italia sono invece diminuiti del 3,4%, a parità di potere d’acquisto. È un obbrobrio. C’è quindi il problema del salario minimo, dei rinnovi contrattuali. Di fronte a questo quadro che il Referendum ha fatto emergere all’attenzione del Paese, bisogna prendere atto che il Governo e la destra fanno opera di rimozione. Per questo dicevo che la CGIL e la sinistra hanno già vinto a prescindere dal raggiungimento del quorum. Hanno posto la “questione lavoro” in tutta la sua importanza e gravità e hanno costretto la destra a gettare la maschera.
Dove è finita la destra “sociale”? È La Russa (la seconda carica dello Stato) che detta la linea e tutti dietro, Taiani e Salvini ad applaudire. E la Meloni, la donna del popolo, che dà le spalle al popolo? E telemeloni che tace?
Perché dico che la Cgil e il PD hanno già vinto il referendum? Perché Elly Shlein ha riposizionato il PD sul terreno dei diritti sociali, per lunghi anni negletto. Perché Landini ha chiamato tutta la sinistra a mettere in primo piano la questione lavoro. Diciamola tutta. La sinistra europea e americana, negli ultimi decenni ha privilegiato le lotte per i diritti civili portate avanti dalle èlites intellettuali, dai ceti professionali, da strati di popolazione “riflessiva“e acculturata. Tutto bene, ovviamente, sono diritti sacrosanti e lotte benemerite. Ma la classe lavoratrice si è sentita tradita e ormai vota in prevalenza a destra, Fratelli d’Italia e Lega da noi, partiti populisti in Europa, Trump negli USA. E le èlites, le rifiuta. Non le sopporta. E se vogliamo dircela tutta, dobbiamo dire che la sinistra senza popolo non va da nessuna parte e nessuna battaglia di sinistra si può fare senza i lavoratori e il popolo, proletariato e lumpenproletariato. Siamo al punto che fanno più notizia (con pene più aspre) le molestie sessuali delle morti sul lavoro, con la complicità dei media e delle istituzioni cosiddette democratiche. Tutto ciò è inammissibile. I Referendum sono un passo importante in questa direzione. Per questo bisogna sostenerli. Votare e far votare. Interpretano democraticamente la rivolta sociale, auspicata e forse inevitabile. Le diseguaglianze aumentano. Ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri. Quousque tandem potrà durare?