Domenica 07 Settembre 2025 | 20:41

Gli americani e noi: se Trump «sporca» il fascino degli Usa

 
Piero Liuzzi

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Piero Liuzzi

STATI UNITI - Il presidente Donald Trump

Basterà l’inguardabile scena tra Vance, Zelensky e Trump a dissolvere il fascino dell’American Way of Life? Certo lo incrina pesantemente perché per la prima volta gli Stati Uniti mostrano il volto del dominio senza la maschera dell’egemonia

Mercoledì 12 Marzo 2025, 14:00

C’era una volta l’American Way of Life, aura dorata che sfumava non poche durezze latino-americane e nel Sud-Est asiatico. Intere generazioni marciarono contro la guerra del Vietnam ma si innamorarono del cinema, della musica, della letteratura Made in Usa. Altri trovavano rassicurante il pullulare di basi militari americane a protezione dall’Orso Sovietico. Lunghissima stagione di soft power. Addirittura il fascismo fu costretto a sopportare le influenze jazz e swing che Alberto Rabagliati aveva incamerato nella sua esperienza americana negli Anni Venti. Il jazz faceva iconica l’American way of life.

La statistica informa che tra la fine dell’Ottocento e gli Anni Ottanta del Novecento, cinque milioni e mezzo d’italiani sono emigrati negli Stati Uniti. È facile, consultando il sito di Ellis Island, trovare i cognomi di parenti, di amici, di conoscenti. Qualche centinaio di Liuzzi è sparso tra lo stato di New York, la California e persino lo Utah, il Colorado, il Minnesota. Ero sindaco di Noci quando, nel 2008, invitai il generale Peter Pace, capo di Stato maggiore della prima potenza mondiale, a visitare i luogo natio dei suoi genitori. Impeccabile sull’attenti davanti al gonfalone del Comune, emozionò tutta la cittadinanza accorsa all’evento.

Basterà l’inguardabile scena tra Vance, Zelensky e Trump a dissolvere il fascino dell’American Way of Life? Certo lo incrina pesantemente perché per la prima volta gli Stati Uniti mostrano il volto del dominio senza la maschera dell’egemonia.

Dopo lo sbarco in Sicilia gli americani risalirono la penisola lungo un fronte devastante ma la loro colona sonora fu In the mood di Glenn Miller, brano musicale indimenticabile per milioni di italiani. Era la colonna sonora della libertà.

Gli Stati Uniti possono decidere di sopravvivere con la loro talassocrazia, con la potenza delle armi ma sarà molto difficile sopravvivere senza egemonia, senza quel soft power già messo a dura prova da una crisi sociale pluridecennale sfociata in un’ostentazione di potere che rende irriconoscibile il volto dell’America. È un fenomeno globale Beautiful che dal 23 marzo del 1987 tiene incollati al video i fans di Ron Moss & company. Perché la serie televisiva NCIS continua da vent’anni ad andare in prima serata su alcune reti italiane e di mezzo mondo? Cosa dice all’immaginario di centinaia di milioni di persone lo spirito di corpo dei Marines? quel Semper fidelis che di tanto in tanto affiora nei dialoghi?

Nella retorica americana lo spirito del Semper fidelis è ancora irrinunciabile?

Con un’aggravante: quanto è andato in scena nello Studio Ovale ha un lezzo insopportabile per la cara vecchia America di una volta: quello del tradimento.

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