Domenica 07 Settembre 2025 | 15:37

L’astensione dilaga: cari talk show, tanto rumore per nulla

 
Rosario A. Polizzi

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Rosario A. Polizzi

L’astensione dilaga: cari talk show, tanto rumore per nulla

Ancora una volta dopo i talk pollaio in tv, dopo le innumerevoli trasmissioni di «politica» con fior fiore di opinionisti eccoci che la dove si è votato, per carità piccoli bacini di cittadini coinvolti, si conferma il grande astensionismo. Leggiamo qualcosa come il 20% di votanti!

Giovedì 26 Ottobre 2023, 13:00

Ancora una volta dopo i talk pollaio in tv, dopo le innumerevoli trasmissioni di «politica» con fior fiore di opinionisti eccoci che la dove si è votato, per carità piccoli bacini di cittadini coinvolti, si conferma il grande astensionismo. Leggiamo qualcosa come il 20 percento di votanti!

Risposta-test di un piccola parte di opinione pubblica coinvolta. Ma l’invito a tutti gli esperti di comunicazione sorge spontaneo: ma che parlate a fare!!! E per dirla più precisamente: tornate a casa a leggere un bel libro. È evidente che non se ne può più! La così detta cultura politica è stata affondata dalla mediocrità e dai «mostri» che con la bava alla bocca e con la testa dell’avversario in mano si rifanno all’immagine del canto XXXIII della Divina Commedia: la bocca sollevò dal fiero pasto...... Tutto qui.

La polemica è uno zampettare da un esperto all’altro da una trasmissione all’altra e la sostanza rimane tale anche quando gli esperti sono pochi e ci sono le conduttrici. Ma non dovrebbero intervenire/modificare gli autori? Possibile che a nessuno venga mai un’idea diversa con una importante innovazione tecnologica che distrugga la scontata routine? Tra l’altro ora si sta consolidando la scomposizione del programma (sempre più lungo per catturare share in seconda serata e ritoccare la media) in più moduli con il giro di valzer delle presenze (accontentare tutti grandi e piccini, amici vicini e lontani). Quindi tanto rumore per nulla i cittadini sono tutti via. Accendono la tv, nell’ottica accendiamo perché ci fa compagnia e per molti sostituisce il farmaco addormentante poi di tutto questo affaticamento verbale non resta niente. Ognuno ritorna alle proprie faccende dicendo ai presenti : si parlano e parlano tanto non cambia niente che vale andare a votare. Il grande astensionismo distrugge tutto e si materializza la percentuale di votanti negli amici più stretti e in quei tifosi che, sapendo tutto di tutti, «non possono dire di no» in fondo si tratta di amici. Naturalmente tutto il cosi detto mondo giovanile di ogni genere grado è scarsamente coinvolto e, per ovvie ragioni, molto instabile del tipo vediamo cosa accade.

In effetti, poi, non sorge più neanche il Sol dell’Avvenir, sopravvive solo la notte dei lunghi coltelli. Beh e allora come restiamo..... domani è un altro giorno e si vedrà!

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