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Contro il declino del Sud puntiamo a collegare «aree interne» e investimenti

 
Vito Bardi

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Le parole del governatore lucano Vito Bardi: «Con il Piano strategico regionale abbiamo indicato quale questione centrale dello sviluppo regionale il rilancio delle strategie territoriali e dunque delle aree interne, cui la «Gazzetta» sta dedicando nuova attenzione»

Venerdì 28 Luglio 2023, 13:56

Dopo l’articolo del direttore Oscar Iarussi sul Mezzogiorno delle «aree interne» (23 luglio), abbiamo pubblicato un intervento dello scrittore Giuseppe Lupo (26 luglio) e ieri un articolo dell’economista dei trasporti Angela Stefania Bergantino. Oggi interviene il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi

Con il Piano strategico regionale abbiamo indicato quale questione centrale dello sviluppo regionale il rilancio delle strategie territoriali e dunque delle aree interne, cui la «Gazzetta» sta dedicando nuova attenzione dopo l’editoriale del direttore Oscar Iarussi. L’idea su cui ruota questa strategia è che occorre rilanciare una visione di sviluppo «sartoriale», ossia a misura dei territori e tenendo conto delle diverse vocazioni che il nostro territorio e le nostre comunità esprimono sollecitando un rinnovato protagonismo dei territori.

Si tratta di integrare e superare un approccio che focalizzando l’attenzione sulle sole aree individuate – dalla strategia nazionale – rischia di determinare ulteriori squilibri e non considerare adeguatamente le economie di relazione con le città medie della Basilicata. Si tratta dunque di compiere una ricucitura degli interessi territoriali e ridefinire alla luce dei cambiamenti demografici e delle nuove esigenze priorità, obiettivi e traiettorie di sviluppo per potenziare la dotazione dei servizi e delle infrastrutture necessarie allo sviluppo.

Opportunità di lavoro e qualità della vita costituiscono i due fattori che condizionano le scelte di vita, soprattutto da parte dei giovani. Comuni come Balvano hanno retto demograficamente principalmente grazie alle opportunità di lavoro offerte dall’insediamento della Ferrero. Ma la questione del lavoro non esaurisce il problema dello spopolamento. Le prospettive aperte dalla società digitale in molti settori economici con la possibilità di lavorare a distanza hanno introdotto nuove possibilità per pensare di poter svolgere anche dal proprio comune di nascita la propria attività.

Se poi vivere in Basilicata ha un costo della vita minore rispetto ad altri territori, anche grazie a provvedimenti come il bonus gas e ad altre iniziative che stiamo per varare a favore delle famiglie, i fattori di attrattività potrebbero sensibilmente crescere. Resta però la consapevolezza che occorre anche migliorare la dotazione di servizi, sostenere una crescita di vitalità socioculturale dei territori, rafforzare i fattori di integrazione e lavorare sulla mobilità intercomunale per dare gambe a un progetto di rivitalizzazione.

Con il Progetto Borghi, e risorse sia del PNRR che regionali, per parte nostra abbiamo infatti raddoppiato la dotazione di risorse a favore di progetti di valorizzazione e rigenerazione dei borghi e ampliato il numero dei beneficiari, intendiamo sostenere e incoraggiare visioni ed azioni tese a rilanciare l’appeal dei nostri paesi. Dalla valorizzazione del paesaggio, dei centri storici «minori», delle attività artigianali e agricole locali e di servizio e più in generale dal turismo ci attendiamo un contributo significativo allo sviluppo del nostro territorio, ma certo non risolutivo. Non possiamo infatti immaginare solo su queste basi il futuro della Basilicata, ma occorre puntare sulla capacità di attrarre nuovi investimenti produttivi e di puntare sull’innovazione e lo sviluppo di attività di punta soprattutto negli ambiti della transizione ecologica, dello sviluppo delle energie alternative e della società digitale. Lo stiamo facendo con i progetti no oil, lo stiamo realizzando con molteplici iniziative e provvedimenti varati e in corso di implementazione.

Solo rinnovando un clima di fiducia su una visione che si oppone al declino si possono determinare ragioni di speranza e confermare nell’opinione pubblica la consapevolezza che c’è un governo che si sta concretamente impegnando per determinare un reale cambiamento di rotta.

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