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Meloni-Salvini tra gioco politico e Puglia digitale

 
Umberto Sulpasso  (Senior Fellow Center for Digital Future Annenberg School of Communication  University of Southern California)

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Umberto Sulpasso (Senior Fellow Center for Digital Future Annenberg School of Communication University of Southern California)

Meloni-Salvini tra gioco politico e Puglia digitale

Considerazioni e suggerimenti a Destra e Sinistra

Lunedì 03 Ottobre 2022, 15:20

Alla destra che si appresta a governare da sola una considerazione fondamentale va fatta e alla sinistra che si autoflagella un suggerimento va dato. Alla destra va ricordato: economia di guerra ed economia di pace sono due situazioni radicalmente diverse: noi siamo in economia di guerra. Alla sinistra va suggerito: la Puglia ha una consolidata leadership di sinistra da 20 anni da studiare e imitare.

Tre temi da economia di guerra. Energia sì, ma da dove?

Il prezzo del gas è preso a simbolo temerario di un problema legato al cattivo rapporto con la Russia, ma il problema è più ampio. Oggi è la Russia, la cattiva di turno. Domani potrebbe essere l’Algeria. Il petrolio più se ne produce maggiori sono i danni. E il ritorno al carbone avvelena l’atmosfera. L’energia è la base di ogni processo produttivo (PIL) e di ogni funzionamento civile: case, strade, scuole etc. Il primo quesito che chi va al governo dovrebbe porsi è: di quanta energia l’Italia ha bisogno? Dove la compreremo?

Divario ricchi e poveri. Ci sono due numeri in netta ascesa in tutto l’Occidente: quello dei ricchi e quello dei poveri. Esempio: il numero delle case di lusso a Londra è aumentato nel 2018 – dopo Brexit del 2016 - del 43%. Ma ad agosto del 22 il numero dei poveri in Inghilterra è 14 milioni, un quinto della popolazione! E 2 milioni sono indigenti. E in Italia? L’Italia scende nelle graduatorie del PIL ma conquista posizioni nel numero dei miliardari. Nel 2021 l’Italia ha conquistato il decimo posto nella classifica mondiale dei Paesi con il maggior numero di miliardari: sono 68, in crescita del 13,3% rispetto a un anno prima.

Crisi? Pil disastrato? Si ma per chi? Niente di male che i miliardari aumentano se… a luglio del 2022 l’Istat non avesse comunicato che la povertà assoluta in Italia ha raggiunto il massimo storico di tutti i tempi: 5,6 milioni di individui. Il 38% dei giovani si è astenuto del voto.

Dunque non si sente rappresentata da nessun schieramento. È il più grave tema di economia di guerra perché riguarda il futuro di tutti. La Destra risolverà la necessità energetica dei prossimi 5 anni? Ridurrà o aumenterà lo sciagurato divario fra ricchi e poveri? Impedirà che i giovani non votanti diventino la mina vagante del sistema?

La Puglia, modello esemplare. C’è un miracolo su cui il Pd dovrebbe riflettere. La Puglia riesce a mantenere una gestione di sinistra da 20 anni! Ciò è successo per un mix di eccellente leadership (Vendola, Emiliano, Decaro). Ai leader della Puglia manca solo di dare alla regione una «moderna identità economica» da esportate alla nazione. L’opportunità c’è: trasformare la Puglia in Regione digitale d’Italia. E i leader pugliesi hanno due carte formidabili, Tecnopolis e Fiera del Levante, che purtroppo non usano. Quando lo faranno, potranno presentarsi alla sinistra nazionale come i perfetti leader nazionali da imitare.

Passatella, il Capo e il Sotto.

La  passatella  è gioco  da  osteria  che ha origini nella  Roma antica  (ne parlano  Catone  ed  Orazio), e divenne parte della tradizione romanesca nella Roma dei  Papi. Lo scopo del gioco è quello di non far bere il vino ad un partecipante al fine di screditarlo e umiliarlo. (Wikipedia)

Nella passatella il Capo e il Sotto sono figure decisive. Ora il Capo è Giorgia. Il Sotto è Matteo. Ma certi numeri raccontano una favola. Nel Senato FDI ha rischiato grosso di non governare ottenendo solo 11 seggi di maggioranza, l’incremento di FDI è di 5,800,000 voti. Ma la riduzione voti di Lega e FI è di 5,000,000 di voti. Dove sono andati? Ovvio a Giorgia. Dunque FDI governa grazie a un aumento di «solo» 800.000 voti al Senato, e non è azzardato dire che Salvini, col contributo di 2,878,000 voti è il grande elettore della Meloni. Ma se Matteo si astiene, attenta Giorgia, il tuo successo fa scuola, gli elettori italiani si spostano col vento di chi è all’opposizione.

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