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Finanza, sostenibilità, debito: oggi a Bari per la prima volta la «risk management conference»

 
Massimo Mariani

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Massimo Mariani

Finanza, sostenibilità, debito: oggi a Bari per la prima volta la «risk management conference»

L’edizione 2022 della Conferenza verterà su «Risk Management and Sustainability in an Era of Pandemic and Climate Change». La sostenibilità è un tema di rinnovata rilevanza anche a seguito di nascenti movimenti di sensibilizzazione generale, volti a incentivare la lotta al cambiamento climatico sin dai piccoli gesti quotidiani

Lunedì 04 Luglio 2022, 15:50

Oggi e domani Bari ospiterà la quindicesima edizione della International Risk Management Conference (IRMC), conferenza annuale dell’associazione «the Risk Banking and Finance Society», nata per mano del prof. Edward I. Altman (NYU Stern Business School) e del prof. Oliviero Roggi (Università di Catania). L’associazione ha come obiettivo quello di riunire esperti, accademici e professionisti per animare ogni anno il dibattito in tema di risk management. Per la prima volta, la conferenza itinerante fa tappa nella città di Bari. Questa iniziativa è stata immediatamente sposata dai maestri italiani di finanza aziendale, quali il prof. Maurizio Dallocchio ed altri.

L’edizione 2022 della Conferenza verterà su «Risk Management and Sustainability in an Era of Pandemic and Climate Change». La sostenibilità è un tema di rinnovata rilevanza anche a seguito di nascenti movimenti di sensibilizzazione generale, volti a incentivare la lotta al cambiamento climatico sin dai piccoli gesti quotidiani. In tal senso, nel perimetro d’azione del Green Deal Europeo, si segnala anche la più recente introduzione della Tassonomia UE volta a dirigere ed orientare in maniera regolata gli sforzi, definendo una metrica comune di sostenibilità. Del resto, a partire dal Trattato di Lisbona (2007), concetti di equità e solidarietà intergenerazionale sono diventati punti stabili nelle scelte di finanza pubblica. Equità e solidarietà intergenerazionale si traducono quindi nell’obiettivo di consegnare alle generazioni future un contesto migliore, o quantomeno non peggiore rispetto a quello ereditato, con riguardo all’emancipazione dell’intera società civile in termini non solo economici, ma anche di eguaglianza, nel rispetto dei diritti umani, preservando la biodiversità, la tutela dell’ambiente, la previdenza sociale, l’accesso all’educazione anche per le classi meno abbienti e la parità di genere. I suddetti obiettivi vanno abbinati ai processi di decarbonizzazione e digitalizzazione che sono chiamati a guidare la ripresa post pandemica in uno scenario condizionato da macrovariabili quali risultano essere le numerose tensioni geopolitiche attuali correlate al conflitto Russia-Ucraina. Prendo spunto dalla consegna del prof. Edward I. Altman, il quale in occasione dell’ultima edizione della conferenza, nel suo consueto speech di chiusura, ha lanciato un segnale di attenzione rispetto alle conseguenze dell’enorme liquidità immessa sui mercati. Che cosa sia accaduto da ottobre 2021 e in che contesto ci troviamo è presto detto. L’inflazione ha registrato un aumento, superando il +6,2% su base annua, in evidente rottura con i valori stabili degli ultimi anni. Nel mese di dicembre in Europa il prezzo dell’energia ha superato la soglia dei 120 €/Mwh. Nel mese di febbraio 2022 la Russia ha invaso l’Ucraina. Tali contingenze, come evidente già presenti prima del conflitto russo- ucraino, hanno accelerato la pressione sui prezzi dapprima nel contesto statunitense e a seguire in Europa. Se, infatti, l’alta inflazione Usa (arrivata all’8,6% su base annua nel mese di giugno 2022) sia da imputarsi anche ad una ripresa forte della domanda e ad un contesto di quasi piena occupazione, in cui mediamente ogni lavoratore dispone fra due alternative di impiego, la realtà europea (superiore all’8% su base annua il dato sull’inflazione nel mese di giugno 2022) vede infatti una forte spinta inflazionistica legata alla crisi energetica di matrice geopolitica.

In tale contesto, grande attenzione va riservata agli interventi della FED e della BCE. Se, infatti, la FED si trova fra l’incudine ed il martello della gestione di un aumento dei tassi che potrebbe innescare una recessione temuta ma ancora apparentemente lontana, alla BCE spetta il compito di gestire le tensioni monetarie e lo spettro di una frammentazione in ambito europeo. Dopo circa 10 anni di politiche monetarie espansive ci si domanda, quindi, quale sia l’approccio più corretto per affrontare le attuali contingenze e secondo fonti accreditate la risposta sarebbe nella direzione di un’azione congiunta delle Banche Centrali con i Governi nazionali. Sulla base di tali presupposti ed osservando in particolare il sistema Italia emergono alcune peculiarità: a) l’Italia resta uno dei Paesi europei tra quelli gravati dal debito pubblico più elevato sebbene il tutto sia controbilanciato da una ricchezza privata (in termini di risparmio) pari quasi al doppio del debito pubblico stesso; b) rispetto a circa 10 anni fa il debito pubblico italiano registra una diversa composizione in termini di controparti creditrici poiché una porzione più elevata rispetto al passato risulta detenuta da banche italiane anziché da investitori stranieri. Tale peculiarità quale contraltare potrebbe determinare un prossimo contingentamento del credito in favore delle imprese private ovvero causare una maggiore onerosità dello stesso; c) l’inflazione secondo il trend più recente riduce senz’altro il potere di acquisto di cittadini e imprese ma tale circostanza può contribuire a rendere meno onerosa la remunerazione del debito pubblico; d) l’elevata ricchezza privata se da un lato garantisce taluni benefici, dall’altro può rappresentare un segnale di contrazione dei consumi e degli investimenti quando si osserva un incremento dei depositi. Non mi è concesso anticipare troppo, ma questi ed altri saranno i temi toccati nella Conferenza IRMC, i quali, come evidente, per quanto possano apparire ad un primo sguardo distanti dal nostro quotidiano, permeano la nostra realtà in varie sfumature e con varie modalità.

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