Buongiorno! Dire Buongiorno a qualcuno o sentirselo dire mentre si sta andando all’Agenzia delle Entrate con una cartella esattoriale fra le mani da paura, farebbe dire, «buongiorno di che?».
Lo so, è la prassi della nostra «Era». Bisogna essere ottimisti. E se uno muore? Se uno muore prima, se lo prende a quel posto, però non paga.
È solo una questione di tempo. Le cose cambieranno, bisogna avere fede.
Mi sono rivolto a Dio e gli ho chiesto: «Signore, che cos’è per Voi un secolo?». Lui mi ha guardato e ha mi ha detto: «…è un minuto». Poi gli ho chiesto: «E un milione?». E Lui: «..un centesimo!» A quel punto gli ho chiesto: «Signore mi date un centesimo?». E lui mi ha risposto: «…aspetta un minuto!»
Il Padreterno vuol bene a tutti e io l’ho sempre saputo. Davanti a Dio, difatti, siamo tutti uguali…ma dietro?
Ecco, l’importante è che tutti credano in lui. Se uno mi chiedesse: «Tu credi?», io risponderei di sì.
Attenzione: non molto tempo fa, ci sono stati i referendum abrogativi, per cui per dire di Sì, dovevi votare No. Per votare No, dovevi dire Si.
Come se uno si fosse andato a sposare e il prete avesse chiesto allo sposo: «Vuoi mandarla a cacare?». E lo sposo rispondendo a quel punto «No», si fosse sentito dire dal prete: «Allora vi dichiaro marito e moglie. Amen!».
Stiamo vivendo in una confusione assoluta; addirittura pure nello zig-zag non sappiamo più se lo zig è a destra o a sinistra.
Alcuni credono che i testicoli siano dei libri piccoli piccoli.
Insomma, se chiami a coppe, l’altro ti risponde a bastone.
Non puoi fidarti più di nessuno.
Conviene non dire mai a qualcuno quello che intendi fare, anche perché se hai un segreto che ti è stato detto all’orecchio, si svela ad una persona per volta, dicendo: «Mi raccomando, non dire niente a nessuno!».
Avere un segreto vuol dire anche essere gelosi.
Anch’io da piccolo ho sofferto di gelosia quando scoprii che mia madre era fuggita con un altro bambino.
Dovevamo andare ad una gita al mare che però andò a monte.
Amavo mia madre. Lei per me è stata come una mamma e che si sappia, di mamma ce n’è una sola.
Naturalmente, quello che dico è solo una mia opinione; a Bari ognuno ha le sue; le opinioni sono come le palle, ognuno ha le sue, forse.
Comunque, la mamma è sempre la mamma. In agosto prossimo ci sarà un concerto in piazza e verrà «Edipo e il suo complesso» che si esibirà in Mamma.
Il papà è diverso dalla mamma, sono diversi: di padre ce n’è uno solo. Chi capisce, capisce.
I padri sono più accondiscendenti.
C’era un direttore generale che al suo dipendente una volta disse: «Sei entrato in questa società un anno fa come fattorino. Dopo sei diventato impiegato e dopo tre mesi, funzionario; dopo quattro, dirigente. Ora ti promuovo vice direttore generale. Sei contento?».
Risposta: «Si, papà!».
Ogni riferimento è puramente casuale, anche perché sul giornale non potrei scriverlo. Se volete telefonarmi, vi dico chi è.
Non vorrei che dicendo ogni cosa, qualcuno mi dicesse: «…ehi, e chi sei la Gazzetta del Mezzogiorno!?»
Comunque, ho parlato dei papà e delle mamme. Ogni genitore ama il proprio figlio o figlia. D’altronde, ogni scarafone è bello a mamma sua.
E per chiudere…ultima notizia: Figlia stufa scappa di casa. I genitori muoiono di freddo.