Lunedì 08 Settembre 2025 | 03:37

Il Bari, un fantasma ora fuori dai playoff: manca completamente la reazione dopo il ribaltone toscano

 
antonello raimondo

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antonello raimondo

Il Bari, un fantasma ora fuori dai playoff: manca completamente la reazione dopo il ribaltone toscano

Sconfitta pesantissima. Un calcio alle ambizioni e uno alla credibilità di una squadra che continua a fornire prestazioni illeggibili.

Lunedì 31 Marzo 2025, 12:44

carrarese-bari 2-1

CARRARESE (3-4-2-1): Fiorillo 7; Guarino 7 (38’ st Fontanarosa 6), Imperiale 6, Illanes 6; Cicconi 7, Zuelli 6, Schiavi 7, Giovane 6 (1’ st Cherubini 7); Finotto 6 (30’ st Shpendi 6) , Zanon 6 (30' st Bouah 6); Torregrossa 7 (10’ st Milanese 6). In panchina: Ravaglia, Melegoni, Cavion, Manzari, Belloni, Capezzi, Cerri. Allenatore: Calabro 6.

BARI (3-4-2-1): Radunovic; Mantovani, Simic (18’ st Vicari), Obaretin; Oliveri (30’ st Bellomo), Maita, Benali (18’ st Maggiore), Dorval; Falletti, Pereiro (18’ st Lasagna); Bonfanti (18’ st Novakovich). In panchina: Pissardo, Tripaldelli, Maiello, Pucino, Favasuli, Coli Sacco, Favilli. Allenatore: Longo.

ARBITRO: Abisso di Palermo 6.

RETI: 37’ pt Simic, 45’ pt Torregrossa, 6’ st Guarino.

NOTE: pomeriggio mite. Spettatori: 4.000 circa. Ammoniti: Benali, Dorval, Giovane, Obaretin, Simic. Angoli: 6-5. Recupero: 1’; 6’.

Male, anzi malissimo. Il risultato, inaccettabile. La prestazione, idem. Il Bari si scioglie sotto il sole di Carrara ma non è quello estivo che fiacca le gambe e offusca le idee. Sconfitta pesantissima. Un calcio alle ambizioni e uno alla credibilità di una squadra che continua a fornire prestazioni illeggibili. Per fortuna, mai come quest’anno, il campionato di serie B si segnala per un crescente livellamento verso il basso. Tanto che, nonostante tutti i discorsi fatti fin qui, i biancorossi restano aggrappati alla zona playoff e a lunghezza di sicurezza (+7 sul Mantova) su quella che prelude agli spareggi per evitare la retrocessione.

C’è un limite, però. E il secondo tempo di Carrara lo ha abbondantemente superato. Squadra inesistente, sotto tutti i punti di vista. Calciatori con poca corsa, zero intensità e aggressività. Tecnicamente? Lasciamo perdere. Carattere? Neanche a parlarne. La Carrarese, che pure merita complimenti per la prestazione e per il rendimento in campionato (ma reduce da uno score di sei punti nelle prime dieci partite del 2025), fa un figurone. Vince e lo fa con merito. Capitalizzando i propri meriti e ingigantendo i limiti di un Bari inguardabile. Cinquanta minuti che lasciano ombre sul futuro. All’orizzonte sette partite che scriveranno la parola fine a una stagione indecifrabile, Sassuolo e Cosenza a parte. Può accadere di tutto, insomma. Al netto dell’esigenza che il Bari alzi il livello delle prestazioni. Se davvero si ha l’ambizione di guardare ai playoff con un minimo di senso pratico.

Eppure non era cominciato male il pomeriggio in terra toscana. Discreta la prestazione, senza particolari picchi di brillantezza. C’era scappata anche qualche mezza occasione, per lo più sugli sviluppi di calci da fermo. E anche il gol del vantaggio, segnato da un Simic che non si limita a gestire con personalità il ruolo di difendente. Tutta colpa di una dormita generale sui titoli di coda della prima frazione. Un pallone perso lascia la squadra in precario equilibrio nella gestione delle posizioni. La Carrarese entra con la facilità di un coltello affilato nel burro. Torregrossa segna un rigore in movimento. E apre la strada a una nuova partita.

Il Bari non la gioca più. Assente ingiustificato. Alla Carrarese bastano sei minuti per servire il più classico dei ribaltoni. Cicconi si «diverte» a sinistra e il molfettese Guarino (complimenti, ragazzo) schiaccia di testa annientando il tentativo di Simic. Lo svantaggio non produce effetti. Nemmeno sul piano emotivo. Al Bari non riesce nemmeno di giocare di «pancia». Per poco non ci scappa il 3-1, Milanese calcia da ottima posizione impegnando Radunovic (13’). I minuti passano, inesorabilmente. Ma la musica è la stessa. Encefalogramma piatto. La Carrarese corre, il Bari riesce solo a «guardare». Impresantabili molti dei titolari e chi subentra... siamo lì, in un’aurea di mediocrità conclamata. Sconfitta sacrosanta. Un vero campanello d’allarme. E non solo perché la classifica, ora, recita... nono posto. Fuori dai playoff, il minimo sindacale. Sveglia, ragazzi!

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