LECCE - L’attesa è finita. Il Lecce è pronto e motivato più che mai per l’inizio del suo terzo campionato consecutivo di serie A. L’avversario della prima giornata sarà l’Atalanta, che farà visita ai giallorossi al «Via del Mare», nel match che vedrà il calcio d’inizio alle 18,30. Sembra passata una vita dallo scorso marzo, quando Luca Gotti arrivò sulla panchina dei salentini, a un passo dal baratro della zona retrocessione, con dieci partite da giocare. Poi ci fu lo sprint finale nella corsa salvezza, un colpo di reni che permise al Lecce di conquistare la permanenza nella massima serie con ancora tre partite da giocare. Adesso, però, comincia un’altra storia, tutta da scrivere. Gotti ha avuto la possibilità di lavorare con il gruppo squadra sin dal ritiro precampionato, continuando a insistere sulle certezze formatesi nella passata stagione e provando a inserire nuovi elementi del suo calcio.
Il tecnico, alla vigilia dell’esordio in campionato, traccia l’aspetto del suo Lecce ideale: «Parto da quanto si è visto nel corso delle amichevoli precampionato. Abbiamo visto un Lecce coraggioso, alle volte fin troppo. Talvolta si è dimostrato disordinato e ha finito con il perdere le misure sul campo. La mia idea è quella di mantenere gli aspetti positivi relativi al coraggio e all’aggressività, cercando, però, di trovare un equilibrio che possa aiutarci nella continuità del campionato. In questa serie A affronteremo avversarie contro cui andremo in difficoltà a prescindere da quello che faremo noi, sarà importante consolidare gli aspetti positivi e limitare quelli negativi».
La sorte ha voluto che la prima partita di questo campionato sia la stessa che ha concluso la scorsa serie A. Lecce-Atalanta, infatti, fu la sfida dell’ultima giornata nella scorsa stagione, mentre quest’anno le due squadre si affronteranno per dare il via alle danze del torneo. «Ogni partita però ha la sua storia - appunta Gotti - rispetto alla partita dello scorso maggio sono cambiate tante cose. Allora l’Atalanta era alla vigilia della partita più importante della sua storia, adesso invece è reduce da un’altra partita altrettanto importante. Noi in quel momento eravamo salvi e affrontavamo la partita in un certo modo, oggi invece siamo all’inizio di un percorso. Alla prima giornata di un campionato bisogna essere bravi a intraprendere una direzione per far bene nel prosieguo». L’obiettivo alla vigilia dell’inizio della serie A non può che essere quello della salvezza, con la consapevolezza che il campionato si preannuncia più combattuto che mai, soprattutto nella parte destra della classifica. Gotti fa il punto della situazione: «Non è facile fare previsioni, anche perché il calcio molto frequentemente finisce per smentire quelle che sono le considerazioni della vigilia. Sulla carta, considerando le squadre che sono salite dalla serie B e vedendo il mercato che stanno facendo, mi sembra che la salvezza possa essere più complicata per un club come il Lecce. Noi però ci auguriamo che il campo possa dirci qualcosa di davvero bello per noi».
Venendo alle scelte di formazione in vista della sfida all’Atalanta, si ripartirà dall’ormai tradizionale 4-2-3-1, modulo attorno al quale è stata forgiata la squadra nel precampionato. Gotti non scioglie i dubbi di formazione e valuta anche le alternative a gara in corso: «I cambi influiscono molto sulle scelte. Un allenatore cerca sempre di leggere la partita in anticipo, per ciò che concerne l’undici iniziale ma anche per quando riguarda i cambi da fare a gara in corso. Dal punto di vista tattico credo che non sia una grande idea andare alla ricerca dei duelli individuali contro l’Atalanta, perché questa è una loro peculiarità e un autentico punto di forza». Scalpita per trovare spazio il nuovo arrivato Lassana Coulibaly, aggregatosi ai suoi nuovi compagni nel corso di questa settimana: «Ha le qualità per darci una mano importante, non so ancora bene quale possa essere il suo possibile impiego dal punto di vista dei minuti che ha a disposizione e devo comprendere bene come utilizzarlo al meglio con gli alti giocatori. Sarà sicuramente della partita, devo ancora capire se dal primo minuto oppure a partita in corso». Fra i protagonisti potrebbe esserci anche Santiago Pierotti, che quest’anno cercherà di ritagliarsi maggiore spazio rispetto alla seconda parte dello scorso campionato. «Si tratta di un calciatore che ha grande energia - dice Gotti - può dare un contributo importante alla squadra ma deve ancora migliorare nella lettura dei momenti della partita. Quando va in campo dà sempre tutto, non sono però ancora riuscito a cucirgli addosso un ruolo in cui possa esprimersi al meglio. In determinate situazioni del match però può essere un’opzione importante”.
C’è poi attesa per quello che potrebbe essere l’esordio dal primo minuto di Filip Marchwinski, uno dei colpi in entrata del mercato estivo. Il trequartista polacco può essere una variabile importante in fase offensiva. «Non voglio privarlo delle sue qualità - spiega il tecnico - né ho intenzione di togliergli la possibilità di esprimersi al meglio. Voglio creare uno spartito nel quale i calciatori, lui compreso, possano esprimersi al meglio».