FOGGIA - Nessuna resa. Prosegue la battaglia del Foggia per la B: domanda di ripescaggio e ricorso alla giustizia amministrativa. Avanti fino alla fine. Le date cerchiate in rosso sono quelle del 28 luglio (Consiglio federale), 2 agosto (per il verdetto del Tar del Lazio) e 29 agosto (Consiglio di Stato). La società rossonera comunica di aver depositato ieri «presso la Figc, Covisoc e Lega B, domanda di ripescaggio corredata da due fideiussioni bancarie, una di ottocentomila euro e la seconda di un milione di euro, con in aggiunta un assegno circolare del valore di un milione di euro quale contributo straordinario in favore della Figc».
ll club rossonero aggiunge che «tale domanda di ripescaggio è stata effettuata in merito alla sentenza del Collegio di Garanzia del Coni con la quale si è accolto il ricorso del Perugia, estromettendo dalla Lega di B il Lecco». «Il Calcio Foggia - conclude la società - in qualità di finalista playoff, porterà avanti la propria tesi, facendo riferimento a quella che oggi sarebbe la mancata promozione di una quarta squadra di Lega Pro».
Accogliendo il ricorso del Perugia, il Coni ha di fatto bocciato l’ammissione del Lecco alla B. Il ricorso del Foggia è stato dichiarato inammissibile ma la «partita» resta aperta. «L’inammissibilità era scontata: secondo le attuali norme federali, alle procedure di riammissione in B possono partecipare solo le retrocesse in C, non il Foggia che è finalista dei playoff di Lega Pro - ha spiegato l’avvocato Eduardo Chiacchio, legale del club rossonero -. Ma il nostro obiettivo, quello di ottenere la revoca della licenza nazionale concessa al Lecco, l’abbiamo centrato. L’accoglimento dell’istanza del Perugia dimostra che il nostro ricorso era fondato. Davanti a noi c’è l’Everest da scalare, intanto un primo obiettivo l’abbiamo raggiunto».
Il campionato di B potrebbe perdere dunque, oltre alla Reggina, anche il Lecco. L’inizio del torneo rischia di slittare a settembre. Ieri è scaduto il termine per la presentazione delle domande di riammissione, il 28 luglio il Consiglio federale stilerà la graduatoria delle aventi diritto. Oltre alla battaglia per la B c’è anche, però, un altro fronte caldo in casa rossonera: il futuro del club. Una cordata locale vuole rilevare la società. Pronta l’offerta. Un gruppo di imprenditori (Salandra e De Finis più l’ex presidente rossonero Felleca) diverrebbe titolare del pacchetto di maggioranza e alcuni ex soci del Foggia (tra cui La Torre, Capobianco e Di Carlo) parteciperebbero con quote di minoranza. Il ruolo di d.g. o d.s. potrebbe essere affidato all’ex Torino Massimo Bava. Passaggio di quote ostacolato però dal contenzioso giudiziario fra Canonico e l’imprenditrice sarda Maria Assunta Pintus, sulla compravendita delle quote avvenuta nell’estate 2021. Canonico al bivio: risolvere questa controversia e cedere il club o restare al comando sciogliendo il rebus allenatore (sondato anche l’ex Andria Cudini) e dando il via alla nuova stagione.
Nel frattempo è stato ceduto, a titolo definitivo, il difensore Di Pasquale all’Arezzo, mentre su Petermann c’è l’Entella e Garattoni e Frigerio sono richiesti da club di B ed A. Un mese fa, Di Pasquale fu vittima di una grave intimidazione: dopo la finale playoff per la B, persa dai rossoneri a Lecco, contro l’auto del centrale ex Sambenedettese, parcheggiata allo stadio Zaccheria, furono sparati alcuni colpi d’arma da fuoco.