Fermiamo l’olio extra vergine di oliva a basso costo. La scienza sposa la tecnologia e la petizione attraverso il potente social media a raggio mondiale change.org è partita, e sta galoppando. A dare il via all’iniziativa è la voce autorevole di Maria Lisa Clodoveo che, ancora una volta esce fuori dalle mura dell’università di Bari. Questa volta, lo fa rivolgendosi direttamente a noi: siamo noi consumatori ad essere chiamati in gioco.
La petizione STOP ALL'OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA COME PRODOTTO CIVETTA DELLA GDO NO EVOO LOW COST ha un triplice l’obiettivo. Da un lato la salvaguarda della filiera olivicola olearia e dall’altro dei consumatori italiani. Terzo obiettivo svelare, finalmente con chiarezza, che l’olio EVO buono, che fa bene e a basso costo non esiste! E allora, diciamolo con i dati scientifici alla mano: per ogni bottiglia di olio extra vergine svenduta al costo di 3-4 caffè, gli unici a non guadagnarci siamo noi consumatori che la acquistiamo.
Nel mirino della petizione c’è “la svendita quotidiana dell’olio extravergine di oliva, promossa dai volantini della GDO”. E si rivolge alla ministra delle Politiche Agricole Alimentari Teresa Bellanova ed al sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe L'Abbate.
Lo scopo, spiega la prof.ssa Clodoveo, “è esigere una proposta di legge che vieti l’utilizzo dell’olio extra vergine di oliva come prodotto civetta sui volantini della GDO. Utilizzare l'olio extra vergine di oliva come prodotto civetta può essere considerato uno strumento di disinformazione per il consumatore medio e costituisce una aggressione quotidiana per l'economia agroalimentare italiana”.
Oltre ai danni economici irreversibili, per le economie agricole locali sul territorio italiano, ci sono quelli sulla salute del consumatore. “Non tutti sanno che produrre oli extra vergine a riconosciuta azione salutistica, è oneroso, e quando compriamo un olio a bassissimo costo – conclude la prof.ssa Clodoveo - dobbiamo essere consapevoli che stiamo acquistando semplicemente un condimento lipidico estratto meccanicamente da un frutto, ma non un alimento funzionale in grado di agire come fattore di prevenzione di patologie. Anche in Italia possiamo fare una rivoluzione dei consumatori, partendo con una semplice firma sulla petizione #NOEVOOLOWCOST http://chng.it/xfC8KZFFnk e diffondendone i contenuti”.