Sabato 13 Dicembre 2025 | 15:03

Ad Andria scoppia la «guerra della burrata»: due consorzi si contendono il Monumento al Casaro in via Bisceglie

Ad Andria scoppia la «guerra della burrata»: due consorzi si contendono il Monumento al Casaro in via Bisceglie

 
Aldo Losito

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Aldo Losito

Ad Andria scoppia la «guerra della burrata»: due consorzi si contendono  il Monumento al Casaro in via Bisceglie

Quello che doveva essere un motivo di arte, cultura e tradizione ha scatenato una vera e propria battaglia a suon di carte bollate

Sabato 13 Dicembre 2025, 12:16

Quello che doveva essere un motivo di arte, cultura e tradizione ha scatenato una vera e propria battaglia a suon di carte bollate. In questi giorni la città di Andria è l’inaspettato teatro della «guerra della burrata». Da una parte il Consorzio della Burrata di Andria Igp e dall’altro un nuovo consorzio creato da tre famiglie andriesi storicamente legate al settore caseario. Niente sangue e proiettili, ma ci si affronta con latte e burrate per contendersi il territorio. L’oggetto del contrasto è il Monumento al Casaro, che sarà inaugurato domani 14 dicembre nella rotonda pedonale di via Bisceglie. Un’opera d’arte in pietra di Trani che raffigura il mastro casaro andriese insieme ai prodotti tipici di questa terra.

Il monumento, donato dalle famiglie Asselti, Asseliti e Asselta in memoria dei loro antenati, rappresenta un tributo alla storica arte casearia andriese, tradizione che ha reso Andria celebre nel mondo e che oggi è riconosciuta come parte integrante del patrimonio della comunità. Per dare concretezza a questa idea le stesse famiglie hanno dato vita al neonato comitato, presieduto dal consigliere comunale Mirko Malcangi e composto da Graziella Asseliti, Michele Asselti e Rosa Anna Asselta. Una realtà che si propone di collaborare con enti pubblici e privati del territorio per valorizzare e promuovere questo importante patrimonio culturale.

L’iniziativa non è stata gradita dal Consorzio della Burrata di Andria Igp che fin da subito si è opposto alla realizzazione dell’opera e alla sua inaugurazione in città. Ben due, infatti, sono state le diffide inviate al Comune di Andria in data 2 e 22 ottobre, nelle quali si invitava a non procedere alla realizzazione del monumento. «In forza del protocollo d’intesa sottoscritto tra Comune e Consorzio Burrata – scriveva il presidente Matteo Sanguedolce – si invita il Comune a diffidare il neonato comitato a proseguire qualsivoglia attività che possa in qualsiasi modo fare riferimento alla burrata ed alla tradizione casearia di tale prodotto».

La risposta a tale diffida è arrivata dal professor Ugo Patroni Griffi, contattato dal neonato consorzio promotore del monumento. «L’iniziativa del neonato comitato si inserisce nel solco della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali, garantite dall’articolo 9 della Costituzione italiana – scrive il docente di Diritto Commerciale dell’Università di Bari -. La tutela dell’Igp (Indicazione Geografica Protetta) è disciplinata dal regolamento del Parlamento europeo, che definisce l’ambito di protezione delle indicazioni geografiche, circoscrivendolo all’uso commerciale, proprio per difendere il consumatore da pratiche ingannevoli. Nel caso di specie, il monumento è un’opera d’arte e non un prodotto commerciale destinato alla vendita. L’opera, inoltre non è utilizzata per commercializzare prodotti caseari e non crea alcuna confusione nel consumatore, oltre a non sfruttare la reputazione dell’Igp Burrata di Andria per fini commerciali. Pertanto l’opera non rientra nell’ambito di applicazione della tutela Igp. Infine, il protocollo d’intesa tra Comune e Comitato Burrata vincola esclusivamente le parti che lo hanno sottoscritto, e non il Comitato promotore del monumento che è un’associazione privata di cittadini, quindi soggetto terzo estraneo all’accordo».

Nonostante i chiarimenti in merito, nel documento datato 11 dicembre, il Comitato Burrata di Andria ha confermato la diffida all’apposizione su luogo pubblico del Monumento al Casaro: «Si richiede al Comune l’immediata rimozione dell’effige apposta senza alcuna autorizzazione – scrive Matteo Sanguedolce - con espressa riserva di agire giudizialmente in caso di inosservanza».

L’appuntamento è per domani alle 11 in via Bisceglie: si consigliano impermeabili e scudi per difendersi da lanci di latte e burrate.

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