Il Natale si avvicina e se, nella lista dei vostri regali, ci sono leccornie della tavola allora c’è un decreto legge che vi sarà utile per orientarvi fra qualità e prezzi dei panettoni ed affini. Insomma è sceso in campo addirittura il parlamento per regolamentare i nostri dolci delle feste. Era il 2005, conviene ogni tanto rispolverarlo come è avvenuto a Turi in occasione di “Mastro Panettone”, gara dedicata al tradizionale dolce natalizio di origine lombarda che oramai piace e si fa in tutto il Belpaese.
Noi ci siamo andati per saperne di più e, ovviamente, condividere con voi l’Abc dell’acquisto di un prodotto artigianale, vero. Partiamo dal fattore tempo, in cucina così importante. Se il panettone è industriale, e cioè parte di una lunga catena distributiva, ha bisogno di essere stabilizzato con l’emulsionante. E’ un additivo autorizzato, quindi non va demonizzato, ma se vogliamo sapere davvero se il prodotto è artigianale oppure no è la prima cosa che dobbiamo leggere in etichetta.
Un pizzico di chimica, autorizzata sia chiaro, può finire nel nostro piatto di Natale: scegliere consapevolmente è importante. Artigianale, però, vuol dire aver di fronte l’autore e allora – come suggerisce il mastro pasticciere Giuseppe Mancini di Noci – dobbiamo chiedere l’assaggio di un pezzetto.
Se non è possibile degustare prima di acquistare, non lasciamoci affabulare solo dalla preziosa confezione. Se il panettone è in busta trasparente, guardiamo con attenzione gli alveoli di lievitazione e il colore dell’impasto lievitato – come ci suggerisce Giuseppe Russi, 34 anni, di Laterza, che ha vinto il mondiale di pasticceria a Host Milano nel 2017.
Ma non finisce qui perché, decreto legge alla mano, panettone e pure pandoro e colomba posso chiamarsi così solo se ... sono fatti con lievito naturale costituito da pasta acida, come ci ricorda l’esperto Eustachio Sapone di Acquaviva delle Fonti. A questo punto, ecco i migliori panettoni artigianali d’Italia 2018, insigniti nell’evento organizzato da da Goloasi.it a Villa Menelao di Turi Sono Francesco Borioli di Stallavena (VR) per il tradizionale e Annibale Memmolo di Mirabella Eclano (AV) per quello al cioccolato.