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Mesagne, preso il piromane
che incendiava auto: «Mi pento»

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Mesagne, preso il piromaneche incendiava auto: «Mi pento»

L'uomo, un 29enne, incastrato dalla telecamere mentre posizionava sacchetti sui parabrezzi dando fuoco ai mezzi: nella perquisizione a casa trovati gli abiti impiegati per gli attentati.«Ero ubriaco»

Venerdì 12 Gennaio 2018, 11:40

12:11

E' stato identificato e denunciato dalla Polizia il misterioso piromane responsbaile di una serie di incendi dolosi ai dnani dia uto nel centro di Mesagne. Si tratta di R.M., mesagnese, classe 89, che ha finalmente smesso di danneggiare autovetture e portoncini appiccando fuoco ai sacchetti della spazzatura dopo averli posizionati sul parabrezza anteriore dei veicoli o in prossimità dei portoncini.

I poliziotti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Mesagne, dopo aver raccolto numerosi indizi a suo carico e ad averli condivisi con la Procura, chiedevano ed ottenevano, nel pomeriggio di ieri, un decreto di perquisizione domiciliare a seguito della quale venivano sequestrati gli abiti indossati dal reo durante la commissione dei fatti-reato ed immortalati in alcuni fotogrammi dei numerosi video raccolti.

R. M., di fronte all’evidenza confessava quattro danneggiamenti, quelli di tre autovetture e di un portoncino, descrivendone i particolari. Non c’era nessun accanimento nei confronti delle vittime, che neanche conosceva. Lui agiva sotto l’effetto dell’ alcol e di questo, ora, dichiarava di pentirsi.

Che i danneggiamenti in argomento avvenissero tutti nella stessa zona di Mesagne e tutti con le stesse modalità aveva permesso agli investigatori di concentrarsi su una loro ipotesi investigativa: l’autore non doveva abitare distante da quella porzione di territorio “prescelta”. Quel soggetto giovanile e solo “catturato” dalle telecamere presenti nella zona di interesse era sempre a piedi, prima e dopo il “misfatto”. La visione di molti video raccolti, le info attinte, gli accertamenti svolti permettevano di intercettare un indiziato grave.

La successiva attività di indagine condivisa con la Procura consentiva di stringere il cerchio intorno a R.M. che effettivamente confessava. Veniva, pertanto, denunciato a piede libero per danneggiamento a seguito di incendio per quattro fatti reato che, per la loro serialità, avevano destato un certo allarme sociale oltre che ad aver nuociuto alle vittime.

Redazione on line

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