Domenica 07 Dicembre 2025 | 20:28

Brindisi sempre più «Città d’acqua»: Tommaseo e isola di Sant’Andrea, via al Documento d’indirizzo alla progettazione

Brindisi sempre più «Città d’acqua»: Tommaseo e isola di Sant’Andrea, via al Documento d’indirizzo alla progettazione

 
Andrea Pezzuto

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Andrea Pezzuto

Brindisi sempre più «Città d’acqua: Tommaseo e isola di Sant’Andrea, via al Documento d’indirizzo alla progettazione

Ma i tempi non tornano. Gli interventi per trasformare le due aree in grandi attrattori turistici, culturali e formativi dovrebbero terminare verosimilmente nel 2029

Domenica 07 Dicembre 2025, 12:04

Altro passo avanti e nuovi dettagli per la rigenerazione del collegio ex Tommaseo e dell’isola di Sant’Andrea, due attrattori sul mare che se recuperati cambierebbero completamente il volto della città. Nelle scorse ore è stato approvato il Documento d’indirizzo alla progettazione delle due aree, che precede il Piano di fattibilità tecnico-economica e la gara d’appalto integrata per progetto esecutivo e lavori; l’iter dovrà essere completato entro il 2026, pena la perdita del finanziamento da 35 milioni di euro (30 per il Tommaseo, 5 per Sant’Andrea) garantito dal Contratto istituzionale di sviluppo Brindisi-Lecce. Salvo nuove proroghe. I tempi sono molto stretti. Nel cronoprogramma, infatti, si legge che servono 90 giorni per il Piano di indagini sui materiali, 30 per la pubblicazione della gara sull’individuazione dell’operatore economico per la redazione del Progetto di fattibilità, altri 30 per l’aggiudicazione, 90 per la redazione del Progetto di fattibilità, 90 per la conferenza di servizi, 35 per adeguamenti e validazione del Progetto di fattibilità, 60 per la gara d’appalto integrata da completare entro il 30 dicembre 2026. Data che, cronoprogramma alla mano, difficilmente verrà rispettata. Ad ogni modo, ci vorranno poi altri 90 giorni per la redazione del progetto esecutivo, 30 per la sua validazione, 450 per l’esecuzione dei lavori, 90 per i collaudi. I progetti sono ambiziosi. Per il Tommaseo è prevista una rifunzionalizzazione turistico congressuale con scuola di formazione. Viene immaginata la realizzazione di un albergo 4-5 stelle con 120-150 camere (di cui 10-15 suite), in modo da intercettare segmenti di domanda differenziati. L’offerta comprenderà un ristorante, un roof-top panoramico e una caffetteria affacciata sulla città. L’area eventi e congressi dovrà prevedere una sala modulare da 150-200 posti, integrata con foyer espositivo. Ci saranno inoltre una Spa con piscina e solarium, saune e ambienti di trattamento. Una quota di spazi potrà essere destinata all’alta formazione alberghiera ed enogastronomica, con aule attrezzate e laboratori didattici per percorsi professionalizzanti.

Rispetto all’isola di Sant’Andrea, gli interventi sugli spazi adiacenti il castello Alfonsino saranno più ridotti, dato che a disposizione ci sono solo 5 milioni di euro. L’idea è quella di trasformare l’ex area militare in un luogo per la ricerca, lo sport e gli eventi culturali. Le opere che potranno essere realizzate con l’attuale dotazione economica sono la rimozione dell’asfalto bituminoso esistente lungo le strade interne e il ripristino della naturalità dei suoli; la demolizione di una struttura pluripiano incongrua degli anni ’70 al fine di liberare l’area destinata alla realizzazione dello spazio pubblico polivalente denominato «Arena del Mare», cuore funzionale e simbolico del progetto di rinascita dell’isola; la realizzazione della nuova viabilità pedonale e ciclabile interna, con tracciati coerenti con le preesistenze storiche e relative piazze di sosta panoramiche; l’installazione dell’illuminazione pubblica lungo i percorsi principali; il recupero conservativo di due edifici finalizzato alla rifunzionalizzazione a spazi di supporto per attività culturali, sportive e di ospitalità diffusa; la manutenzione straordinaria del verde e della pineta storica, la messa in sicurezza del compendio edilizio dismesso. L’ambizione, qualora dovessero essere intercettati ulteriori fondi, è di recuperare i quattro fari presenti nell’area, realizzare un lungomare in legno con approdi e spiagge con campi sportivi e destinare un edificio a sede operativa della guardia costiera per garantire un presidio di sicurezza.

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