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Morte prof. Gatti nelle acque di Rosa Marina: il 3 gennaio l'autopsia

 
Flavio Cellie

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Flavio Cellie

Morte prof. Gatti nelle acque di Rosa Marina: il 3 gennaio l'autopsia

Il primario del Perrino era un esperto sub: i molti messaggi di cordoglio diffusi sui social ne testimoniano la professionalità. Considerato un esperto nella Medicina interna, coniugata a una profonda umanità e sensibilità

Martedì 02 Gennaio 2024, 09:38

BRINDISI - Tragedia alla vigilia di Capodanno nelle acque della «Città Bianca», durante un’immersione ha perso la vita il primario di Medicina interna dell’ospedale «Perrino» di Brindisi, prof. Pietro Gatti. Conosciuto e stimato professionista, Gatti si era recato nella mattinata di domenica 31 dicembre in località «Pontile», una delle spiagge del villaggio di Rosa Marina, dove era solito praticare pesca subacquea. Sabato scorso però qualcosa è andato storto, i parenti preoccupati per dall’assenza del medico e dalla mancata comunicazione telefonica, hanno allertato le forze dell’ordine che si sono subito attivate fino a giungere alla ferale scoperta fatta nel tardo pomeriggio. L’uomo è stato ritrovato morto e recuperato da una motovedetta della Guardia Costiera sopraggiunta sul posto dal porto di Brindisi.

Da terra la Polizia Locale di Ostuni ha intercettato nei pressi dell’accesso a Rosa Marina l’auto del professionista che era nei pressi dell’ingresso del villaggio.

Lo stesso posto in cui da anni il dottor Gatti usava parcheggiare per poi raggiungere il suo luogo preferito per praticare la sua passione: le immersioni sub. Esattamente il 31 dicembre 2022 si era fotografato, e così aveva fatto gli auguri agli amici, con la muta sub, nei pressi dello stesso, adorato posto, che nell’immersione di fine anno gli è stata fatale.

Dopo il recupero di domenica scorsa (31 dicembre) la salma è stata trasporta dal luogo del ritrovamento direttamente a Brindisi presso Costa Morena e successivamente spostata presso l’obitorio della città capoluogo.

Dalla prima ispezione cadaverica effettuata sulla banchina del porto di Brindisi, pare il medico sia stato colto un malore in mare, ma sarà l’autopsia, fissata per domani, 3 gennaio 2024, e disposta dalla Procura della Repubblica e dal PM di turno a chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Nativo di Ceglie Messapica e «orgoglioso» residente di Modugno (Bari), il dottor Gatti, cegliese doc, ha lasciato un vuoto profondo nel panorama sanitario di Brindisi. Il 59enne ricopriva il ruolo di direttore del dipartimento Area medica della Asl Brindisi. In prima linea durante le fasi più difficili dell’emergenza Covid nella zona brindisina, ha guadagnato grande stima per la cura dedicata ai numerosi pazienti.

Nel giugno scorso, aveva ricevuto l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica in riconoscimento del suo impegno durante la pandemia.

I molti messaggi di cordoglio diffusi sui social media testimoniano la professionalità di Gatti, considerato un esperto nella Medicina interna, coniugata a una profonda umanità e sensibilità.

Pietro Gatti di recente era entrato a far parte del Comitato tecnico scientifico dell’intergruppo parlamentare «Dieta mediterranea: nutrizione, prevenzione e cultura», presieduto dalla deputata Marta Schifone. «Abbiamo appreso la tragica notizia della morte del dottor Pietro Gatti, direttore del reparto di Medicina interna e del Dipartimento di area medica, a causa di un incidente avvenuto in mare – si legge nella nota della Asl di Brindisi -. Perdiamo un uomo di grande umanità e soprattutto un valido professionista: profondamente colpiti da questa immane tragedia, partecipiamo con vivo dolore al lutto della famiglia e di chi gli ha voluto bene».

Anche il presidente dell’Ordine dei medici pugliesi ha ricordato Gatti: «La comunità medica brindisina – si legge in una nota del presidente dell’Omceo di Brindisi, Arturo Oliva - accoglie con sgomento la dolorosa notizia della tragica scomparsa del dottor Pietro Gatti, direttore del Reparto di Medicina Interna del Perrino e del dipartimento Area Medica della Asl Brindisi. Stimato collega e grande amico personale, i medici brindisini si stringono al dolore della famiglia, ed al ricordo del professionista e dell’uomo, sempre impegnato nella salvaguardia della sanità pubblica».

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