
Allarme da Cgil: stato d’agitazione e manifestazione dei precari Sanitaservice a Bari
Giovedì 08 Giugno 2023, 10:00
BRINDISI - Servizi erogati ai cittadini-utenti a rischio per il blocco delle assunzioni del personale e la mancata approvazione Business plan della Sanitaservice. È quanto denuncia la Fp Cgil che prosegue lo scontro frontale con la Regione Puglia. Al punto che, oltre a mantenere lo stato di agitazione dei lavoratori di Sanitaservice Asl Brindisi e sarà presente giovedì prossimo a manifestare presso la Regione Puglia (a Bari), ore 10, alla manifestazione unitaria regionale: «Non toccateci la salute». Il fine è quello di ripristinare il corretto esercizio dell’attività gestionale in capo a Sanitaservice ed alla Asl Brindisi e a determinazioni risolutive regionali di riferimento che prevedano lo sblocco della spesa della Sanitaservice.
Il problema è serio perché secondo i calcoli poi rivisti al ribasso da stabilizzare ci dovevano essere quasi 80 persone. «Continua il disagio più volte segnalato dalla Fp Cgil Brindisi, in relazione alla mancata sostituzione del personale assente nell’ultimo Business Plan dell’Asl Brindisi con delibera 1949 del 2021, a cui non si è inteso mai dare seguito nonostante l’applicazione dello stesso provvedimento determinerebbe un miglioramento della qualità dei servizi ed il completamento della dotazione organica prevista e la mancata approvazione dell’ultimo redatto. Il suddetto piano industriale, è oltretutto carente, sin dalla sua definizione, in quanto non tiene conto dell’indice di sostituibilità necessario per garantire i turni di servizio nel momento in cui si presentano le abituali defezioni: infortunio, lunghe malattie, maternità e/o assenze prolungate a vario titolo, ferie, aspettative retribuite, ecc. A questo ricorre anche la mancata approvazione o deliberazione dell’ultimo redatto e ricevuto dalla Regione Puglia», fa presente il sindacato.
E a tal proposito: «Le ataviche carenze di personale risultano gravi al punto tale da non poter garantire i servizi essenziali e strutturali quali ad esempio quelli di ausiliariato, logistica, Cup (Centri unici di prenotazione), portierato, manutenzione e supporto amministrativo. Circostanza che ha una pluralità di conseguenze: possibile interruzione di pubblico servizio per mancanza di personale; aumento del rischio clinico in ragione dell’acclarato lavoro di equipe; ricadute negative sulla salute e sicurezza dei lavoratori costretti ad affrontare carichi di lavoro eccessivi che eludono gli attuali dispositivi normativi tra cui l’osservanza del “giusto orario” e il D.lgS 81/2008, aggravate dalle ferie estive alle porte». La Fp Cgil precisa, inoltre, anche a soccorso di quanto già rappresentato che «a differenza di altre Sanitaservice pugliesi, la partecipata di Asl Brindisi non solo non ha completato ad oggi il numero di assunzioni previste dall’ultimo Business Plan, ma non ha neanche splafonato in spese aggiuntive, comunque autorizzate dalla stessa Regione Puglia, per l’assunzione di categorie protette». E aggiunge: «Nonostante diverse iniziative della Fp Cgil Brindisi, relativamente allo sblocco delle assunzioni in Asl Brindisi e nonostante l’invio di più di 10 giorni del nuovo piano industriale (25 maggio scorso) dal commissario Asl Brindisi alla Regione Puglia che nonostante le promesse ai lavoratori fatte in assemblea pubblica sotto l’ufficio di Presidenza, in cui a seguito di documentazione e verifica sarebbe seguita una delibera di giunta, che niente di quanto promesso è accaduto».
Da qui le richieste. «Chiediamo quindi celeri riscontri e risposte certe, autorizzazioni che non possono più procrastinare mancate e necessarie assunzioni. Condannare infatti i lavoratori e gli utenti di Brindisi a code estenuanti presso gli uffici Cup (ad esempio) così come accade ad Ostuni e Fasano, dove a causa della carenza di personale sono rispettivamente operativi 2 sportelli su 5 e 2 sportelli su 4. Nelle unità operative poi delle strutture ospedaliere persiste la carenza di ausiliari, a cavallo con le ferie estive ancora più grave, che crea disagi continui ai pazienti, fruitori dei servizi Sanitaservice». A ciò si aggiunge la richiesta di «interrompere l’anomalo ricorso al lavoro straordinario, che ancora si verifica a prova della evidente assenza di personale, con il conseguente utilizzo/sperpero di denaro pubblico, erogato in migliaia di ore di straordinario, adottando invece una congrua programmazione assunzionale - come richiesto - sbloccando le assunzioni in ottemperanza al deliberato Aziendale di cui al piano industriale ed a garanzia del buon governo dei servizi gestiti e di congrui carichi di lavoro».