Dalla settimana prossima non sarà più attivo il collegamento di Ita Airways Brindisi-Roma Fiumicino delle ore 11.15. Si tratta del terzo volo giornaliero che era stato annunciato dalla compagnia e da Aeroporti di Puglia nell’ottobre 2024. «Siamo estremamente soddisfatti, il potenziamento delle frequenze è frutto di un lavoro di squadra tra il management di Aeroporti di Puglia e la compagnia. In termini di capienza, queste nuove frequenze rappresentano un aumento del 30 per cento circa rispetto allo scorso anno», dichiarava un anno fa il presidente di AdP Antonio Vasile, che ora preferisce non commentare la notizia della soppressione del terzo collegamento. Da Ita Airways fanno sapere che la scelta è legata a ragioni operative: alcuni aeromobili, infatti, sono fermi perché necessitano di interventi manutentivi sui motori, pertanto si è provveduto a tagliare alcuni voli. D’altronde, nelle scorse settimane si sono registrate tensioni anche con i sindacati, preoccupati che le criticità riscontrate sulle manutenzioni possano avere riverberi occupazionali, dato che oltre il 20 per cento della flotta della compagnia non vola.
Per la stagione invernale, dunque, restano solo i collegamenti con Fiumicino delle 6.10 e delle 15.20. Anche Bari era stata colpita da questa razionalizzazione, con la soppressione del volo con Linate delle 6.20, ma Ita spiega che si è trattato di una riprogrammazione, dato che quel collegamento è stato sostituito da quello delle 8.15.
«Non si può più andare avanti così - attacca il deputato di Forza Italia Andrea Caroppo -. Aeroporti di Puglia, dopo aver incentivato Ryanair sui voli internazionali per Bari, sui voli nazionali incentiva Ita su Bari e non su Brindisi, e questo crea una disparità inaccettabile. Il mese scorso ho incontrato l’amministratore delegato di Ita, al quale ho chiesto conto di questa grave e ingiustificata penalizzazione dell’Aeroporto del Salento, ma date le ultime notizie, prendo atto che non è seguito ravvedimento alcuno. Grazie all’emendamento mio e del collega D’Attis sono state stanziate le risorse per il riconoscimento della continuità territoriale per Brindisi, ma è tutto fermo perché siamo in campagna elettorale e la Regione da mesi non fornisce risposte al Mit sullo studio commissionato da Aeroporti di Puglia. Studio che dice chiaramente che l’aeroporto che più si presta alla continuità territoriale è quello di Brindisi».
Il retropensiero è che la Regione a guida centrosinistra non voglia esporsi in questa fase in mancanza di un avallo forte da parte dello studio effettuato dall’Università di Bergamo sull’attivazione della continuità territoriale anche per l’aeroporto di Grottaglie.
Fratelli d’Italia, intanto, ha organizzato per il 25 ottobre alle 11 un sit-in di protesta all’ingresso dell’aeroporto di Brindisi ma dal Partito democratico sottolineano che «la responsabilità della scelta è interamente di Ita Airways, controllata dallo Stato e guidata dal nuovo presidente dell’Alleanza Ita-Lufthansa, Sandro Pappalardo, esponente di Fratelli d’Italia».
Sul fronte dei parcheggi per l’aeroporto, infine, il presidente di Ance Brindisi, Angelo Contessa, dopo un incontro con i vertici di Aeroporti di Puglia fa sapere che «si è a buon punto per arrivare a una soluzione definitiva e funzionale del problema legato alla domanda crescente di mobilità e accoglienza, con l’obiettivo di migliorare sensibilmente l’accessibilità e il comfort dei flussi di passeggeri».