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Brindisi, il dramma dei lavoratori della Sanitaservice da ieri senza contratto

 
Redazione Brindisi

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Brindisi, il dramma dei lavoratori della Sanitaservice da ieri senza contratto

Non c’è pace per i 64 lavoratori precari della Sanitaservice, da tempo costretti a convivere con le incertezze del proprio futuro occupazionale

Domenica 02 Ottobre 2022, 13:19

Da ieri sono senza contratto e, per questa ragione, sono in presidio permanente dinanzi all’ex ospedale “Di Summa”.

Non c’è pace per i 64 lavoratori precari della Sanitaservice, da tempo costretti a convivere con le incertezze del proprio futuro occupazionale. Il loro contratto (a tempo determinato), scaduto il 30 settembre, non è stato ancora rinnovato: la richiesta di proroga è stata respinta dall’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese, in quanto non risulta ancora nominato il nuovo amministratore.

Ad esprimere loro solidarietà ci ha pensato ieri il sindaco, che ha incontrato i lavoratori e le lavoratrici della Sanitaservice durante il sit-in di protesta. “Condivido le ragioni della protesta - ha dichiarato Riccardo Rossi -; sono stati lavoratori determinanti nella fase pandemica per assicurare i servizi fondamentali per la campagna di vaccinazione svolta con successo negli hub di Brindisi. Ritengo inaccettabile questa decisione, non la condivido perché da una parte abbiamo circa 65 lavoratori con le loro famiglie, e dall'altra occorre garantire efficacia e qualità dei servizi negli hub vaccinali, considerato che la fase pandemica è tutt’altro che finita. Lunedì sarò a Bari in Commissione regionale per chiedere all'assessore Palese e al presidente Emiliano di rivedere tale decisione, di prorogare i contratti, per dare garanzie occupazionali alle lavoratrici e ai lavoratori, e allo stesso tempo assicurare la campagna vaccinale negli hub che è essenziale per superare questa difficile fase".

Sulla vicenda si registrano, peraltro, diverse altre manifestazioni di solidarietà. Tra esse, quella del consigliere regionale (e presidente del comitato regionale permanente di Protezione Civile) Maurizio Bruno: “Numerosi lavoratori rischiano di restare senza occupazione e, mentre nelle altre Asl pugliesi si è già proceduto alla proroga, a Brindisi non lo si è fatto ancora per un cavillo burocratico. Più volte sia il direttore generale dell’Asl che lo stesso amministratore unico hanno chiesto indicazioni alla Regione per sciogliere questo nodo, ma dall’ente non è arrivata alcuna risposta. Occorre invece un’interlocuzione chiara per rispetto non solo verso questi lavoratori abbandonati da tempo in un limbo incomprensibile, ma verso lo stesso servizio che verrebbe danneggiato dall’assenza di queste professionalità”.

Ed ancora, a prendere posizione sulla vicenda anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Luigi Caroli, il quale non ha risparmiato critiche anche all’indirizzo dello stesso Bruno: “Mi chiedo: ma Bruno è un consigliere di maggioranza o di minoranza? E’ un politico di lotta o di governo? Gli appelli all’assessore Palese, alla Asl e a chi più ne ha più ne metta, perché i contratti in scadenza siano rinnovati posso, tuttalpiù, farli io come consigliere di minoranza, nella speranza di smuovere le casse e le coscienze di qualcuno, ma Bruno nella sua qualità di consigliere di maggioranza non può limitarsi ad augurarsi di cuore che si trovi la soluzione, lui può far arrivare la sua voce forte e chiara all’amico Emiliano, al suo assessore Palese e al suo direttore generale della Asl. Altrimenti si risparmi gli appelli sui social”.

Sul caso della Sanitaservice è intervenuta anche la Fials: “Accordi sindacali non rispettati, aspettative dei lavoratori deluse, straordinari abusati, indicazioni regionali arrivate in calcio d’angolo. Eppure - ha affermato il segretario generale Giuseppe Carbone - parliamo di padri e madri di famiglia che hanno prestato servizio durante tutto il periodo della pandemia negli hub vaccinali e che avrebbero dovuto ricevere la proroga di un mese del contratto da parte dell’amministratore unico di Sanitaservice. Nulla di tutto questo è stato rispettato, motivo per il quale abbiamo indetto con urgenza un’assemblea permanente da parte dei 64 lavoratori (46 ausiliari e 18 amministrativi) che non hanno ricevuto il rinnovo”.

Infine, la nota congiunta di Cgil Cisl e Uil: “Un’ingiustizia che sta per consumarsi ai danni di tante famiglie per via di un cavillo burocratico. Da anni, questi lavoratori vivono nel precariato e sono tra quelli che sono stati mandati in prima linea nella trincea quando il Covid mieteva vittime. Non si sono risparmiati mai, hanno lavorato con turni massacranti. E questo è il triste ringraziamento per essersi immolati con abnegazione e spirito di servizio nel periodo più nero della sanità. Definiti “eroi”, spremuti come limoni, espulsi dal mercato del lavoro e totalmente mortificati. Una ingiustizia dal punto di vista del lavoro e sociale di una gravità inaudita”. Ed ancora: “Nonostante le reiterate richieste di indicazioni, da parte della Direzione generale dell'Asl e dello stesso Amministratore unico di Sanitaservice, per garantire a questi lavoratori lo stesso trattamento dei loro colleghi di altre Asl, non è arrivata alcuna risposta. Le organizzazioni sindacali sostengono l’azione di lotta intrapresa dalle categorie di riferimento e invitano la politica ad intervenire per sanare questa situazione scandalosa ristabilendo il diritto al lavoro”.

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