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Laura Delvecchio, a Brindisi la prima donna alla guida della torre di controllo remota

 
Antonio Portolano

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Antonio Portolano

Del Vecchio, a Brindisi la prima Capo impianto di Enav

Capo impianto, Laura Delvecchio (Enav)

Capo impianto di Enav : «Faccio il lavoro che sognavo»

Mercoledì 15 Giugno 2022, 13:57

Laura Delvecchio è la prima donna a dirigere la prima Torre di controllo remota d’Italia realizzata a Brindisi. Nelle intenzioni di Enav, a Brindisi ci sarà il più grande hub del Mediterraneo dal quale si potrà gestirà il traffico aereo di 13 aeroporti.

Come si diventa la prima “donna Capo impianto” di Enav?
«In Enav le persone sono al centro delle strategie industriali. Essere identificata come la “prima” di un qualcosa ritengo sia solo la sintesi del lavoro di tanti colleghi che operano ogni giorno per rendere la nostra un’eccellenza nel paese. Di certo non posso e non voglio nascondere comunque la soddisfazione per i traguardi che stiamo raggiungendo come gruppo e per i momenti intensi e appaganti che riesco a ritagliarmi facendo questo splendido lavoro. Ritengo che nella vita in generale senza attimi di gioia e realizzazione sia poi difficile trovare sempre le stesse motivazioni. Quindi ben vengano momenti come questi».

Da quanti anni svolge questa professione e da quali studi è partita e perché ha scelto questo lavoro?
«Sin da piccola manifestavo una grande passione per il mondo dell’aviazione in generale e sognavo di rendere questo mio sentimento un vero e proprio lavoro. Oggi sono assolutamente fiera ed orgogliosa di aver realizzato un obiettivo così grande. Peraltro, sono stata spronata dalla presenza in famiglia di mio fratello maggiore, già impegnato in Aeronautica Militare, a credere fermamente in questa strada. Una sana invidia per lui che poteva ogni giorno vivere quel mondo a miei occhi così affascinante, ha fatto davvero la differenza. Non ho perso tempo, infatti, dopo il diploma ho partecipato al concorso indetto da Enav e con grande motivazione ho superato le prove e iniziato l’addestramento per poi diventare nel 2004 controllore del traffico aereo».

Quali sono i sacrifici e quali le soddisfazioni più grandi di questa affascinante professione?
«Per me fare il lavoro che sognavo non può far rima con la parola sacrifici, di certo però ci sono tanti elementi da considerare. Devo dire che nel continuo percorso di formazione a cui siamo sottoposti, le responsabilità che ricopriamo e le attività di coordinamento che ci vedono attivi ogni giorno sul campo, avere un supporto da parte dei miei genitori è sempre stato centrale, sia per condividere le giornate più intense che per gioire delle soddisfazioni che ad ogni modo si ottengono con impegno e dedizione. Sono sempre stata supportata da colleghi e da una struttura che mi ha messo nelle condizioni di lavorare serena e di progredire».

La presidente del Cda di Enav, Francesca Isgrò, ha lodato nel corso dell'inaugurazione della torre digitale, tecnici, operativi e manager, e l'ha citata come esempio. Che effetto le ha fatto?
«Non me lo aspettavo. È stato un bel momento, uno di quelli per cui vale la pena mantenere sempre l’impegno massimo in quello che fai per far sì che tutti possano gioire dei successi di squadra e rendersi conto di come si possano raggiungere obiettivi sempre più importanti. Questo apprezzamento è sicuramente la sintesi di come un gruppo debba lavorare, di come debba rendersi coeso nel tempo per tracciare il cammino che poi altri dovranno seguire. La Torre remota è infatti un percorso che parte da lontano, io ho solamente avuto la fortuna di trovarmi in questo momento storico nel ricoprire il ruolo di capo impianto. La squadra ha fatto tutto il resto».

Enav ha fatto dell'innovazione un tratto distintivo del Gruppo. Quanto è dura questa sfida, come si vince?
«Enav non ha sfide da vincere a dire la verità, li chiamerei piuttosto obiettivi da raggiungere. E quelli dell’innovazione sono obiettivi che si danno nel tempo, con una seria e attenta programmazione, con piani strutturati per raggiungerli. La tecnologia che ci supporta sempre nelle nostre attività è figlia di tanta ricerca e sviluppo, di colleghi che con una costante formazione ci permettono di proseguire in questo affascinante mondo dell’innovazione tecnologica. Tutto questo noi lo facciamo per garantire la sicurezza dei voli, per la tranquillità dei passeggeri e per garantire lo sviluppo sostenibile del territorio».

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