Briindisi - «Abbiamo letto le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Enav, Paolo Simonini, secondo il quale l’aeroporto di Brindisi rientrerebbe tra quelli a basso traffico e siamo rimasti semplicemente basiti. È grave essere costretti a spiegare a chi ricopre un ruolo così importante e dovrebbe quindi conoscere la situazione di tutti gli aeroporti italiani, che dallo scalo di Brindisi arrivano a transitare oltre 2,7 milioni di passeggeri e si effettuano 18 mila movimenti di passeggeri all'anno. Parliamo di volumi addirittura superiori a quelli di alcuni capoluoghi di regione e non sarebbe quindi in nessun modo giustificabile il passaggio a un controllo del traffico aereo attraverso torre remota come invece ribadito da Simonini».
Lo afferma il deputato di Forza Italia Mauro D’Attis, commissario regionale del partito in Puglia.
«Abbiamo presentato con le colleghe Giannone, Elvira Savino e Labriola un'interrogazione al ministro dei Trasporti per sapere che iniziative intenda porre in essere per bloccare l'assurda proposta avanzata dall'ad dell’Enav nel suo piano industriale e mantenere inalterata l’attività attuale del centro di controllo dell’aeroporto di Brindisi», conclude.
IL PARERE DELL'ENAV - «Il progetto di digitalizzazione e remotizzazione di un certo numero di torri di controllo - spiega l'Enav in una nota - permetterà di operare sugli aeroporti anche con orario h24 dove non previsto e con elevati standard operativi e di sicurezza e a costi contenuti per le compagnie aeree, che avranno così maggiore flessibilità nella programmazione dei voli a tutto beneficio dei territori e dei passeggeri».