TRANI - Si chiama «campionatore d’aria» ed è ben diverso dalla «centralina di monitoraggio dell’aria»: il primo è stato collocato ieri mattina, nelle vicinanze della cava fumante di contrada Monachelle; la seconda sarà posizionata a breve nelle aree esterne della scuola media Bovio, per una campagna di monitoraggio che riguardi non soltanto le emissioni da quel luogo, ma anche con riferimento all’inquinamento da circolazione stradale».
Oggi, però, il vero obiettivo sotto i riflettori è la cava dismessa di contrada Monachelle, che dallo scorso agosto ha ripreso ininterrottamente a fumare bruciando sostanze plastiche le cui emissioni hanno rovinato tante notti ai cittadini tranesi e continuano a preoccupare la comunità non conoscendone la reale entità.
Si tratta di una cava che aveva presentato lo stesso problema cinque anni fa, e che dopo una serie di interventi e monitoraggi era stata qualificata come luogo non nocivo per la salute dei cittadini poiché quei fumi avevano rilasciato benzene nei limiti di legge.
Oggi sappiamo che si sono recentemente svolti in zona due sopralluoghi: il primo ha visto presenti Comune, Polizia locale, Asl Bt ed Arpa, che ha effettuato un primo campionamento; nel secondo si è presentata sul posto la sola Arpa, che ha effettuato un secondo rilevamento. Dall’Agenzia regionale per l’ambiente si attendono I dati ufficiali, che ancora tardano a giungere.
In ogni caso il sindaco, Amedeo Bottaro, ed il consigliere regionale tranese, Debora Ciliento, hanno rassicurato la popolazione circa la non nocività delle sostanze rilasciate, almeno secondo quanto loro ufficiosamente riferito proprio in ambienti Arpa.
Nel frattempo, ecco adesso arrivare il campionatore d’aria di cui dà notizia a Palazzo di città. È stato installato nelle vicinanze dell’area e viene presentato come un «campionatore d’aria ad alto volume - spiega il sindaco Bottaro -, concepito per fornire un campionamento affidabile e di alta qualità garantendo risultati sicuri ed una perdita minima di dati. Il campionatore consentirà di determinare la presenza nell’aria di microinquinanti organici. La finalità è capire eventuali ricadute della cava rispetto ai primi recettori sensibili nelle vicinanze».
L’attività è stata condotta da funzionari tecnici dell’Arpa e da personale della Polizia Locale di Trani. E nei prossimi giorni, come detto, è in programma un ulteriore sopralluogo con i tecnici comunali e quelli di Amet per individuare il posizionamento di un veicolo mobile per il monitoraggio dell’aria, stavolta in territorio cittadino, nei pressi della scuola Bovio, su corso Imbriani.
Non si conoscono ancora, invece, sia le determinazioni della Provincia Bat, competente per quanto riguarda la conferenza dei servizi sul punto, sia lo stato dell’indagine aperta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani.
La situazione resta ancora di sostanziale attesa, sperando solo che il trascorrere del tempo e l’arrivo delle temperature più fredde non rappresenti esso stesso un tampone del problema, rinviandolo di sana pianta alla prossima estate senza che sul sito si compiano interventi di messa in sicurezza ed eliminazione della possibile contaminazione.