Non è trascorso che un mese e poco più dalla contestata cerimonia di «inaugurazione» del solo corpo di fabbrica centrale del plesso di viale Calace, nel rione Seminario, sede storica della scuola secondaria di primo grado intitolata alla memoria del poeta biscegliese Riccardo Monterisi. Quattro, lunghi anni di lavori non erano stati sufficienti a concludere gli interventi previsti, ancora in corso nella nuova ala in costruzione che accoglierà un auditorium come nell’area della palestra. La riapertura ha riguardato perciò le aule e gli uffici, con diversi disagi evidenziati da studenti e genitori in queste settimane, culminati in quanto accaduto venerdì. Piogge nemmeno troppo intense hanno svelato un’infiltrazione, sollevando il polverone delle polemiche, oltre a quello che quotidianamente in molti lamentano e deriva dall’attività di cantiere a pochi metri dalle classi.
L’ex sindaco Francesco Spina non ha risparmiato critiche nei confronti dell’amministrazione, confermando dubbi e perplessità già manifestati a margine della riapertura della struttura scolastica, richiamando il timore di una «superficialità dei collaudi» e chiedendo una verifica della corretta esecuzione dei lavori: «L’inaugurazione affrettata per evidenti ragioni propagandistiche e elettoralistiche, dopo l’esecuzione di soltanto un terzo dei lavori previsti, sta determinando gravi disagi ad alunni e all’intera comunità scolastica, senza contare i rischi delle cadute degli alberi, trascurati da anni, dentro e fuori alla scuola. Si dia conto alla città delle ragioni di questi vizi di esecuzione e se sussistono rischi strutturali».
Duro anche il tenore delle parole di Giorgia Preziosa: «6 milioni di euro spesi, quattro anni di cantiere, tagli di nastri, sorrisi davanti alle telecamere… e alla prima pioggia l’acqua entra dal soffitto. È una vergogna assoluta, un insulto ai cittadini, ai genitori ed agli studenti» ha dichiarato la consigliera comunale di Forza Italia. «Dopo anni di attesa e milioni spesi, ci ritroviamo con un edificio che fa acqua da tutte le parti, letteralmente. Come se fosse normale che un’opera pubblica inaugurata da un mese non regga nemmeno una pioggia autunnale» ha attaccato, chiedendo «nomi, responsabilità e documenti». Il collega Gianni Casella ha tagliato corto: «Stanno prendendo in giro una comunità senza assumersi alcuna responsabilità istituzionale per quello che succede».
Rassicurazioni, intanto, sono giunte da Palazzo di Città: «I tecnici, una volta ricevuta la segnalazione, hanno sollecitato l’impresa esecutrice dei lavori, obbligata a prestare garanzia decennale, ad intervenire prontamente per eliminare le cause dell’infiltrazione» hanno specificato Roberta Rigante e Loredana Bianco, rispettivamente assessori ai lavori pubblici ed alle politiche scolastiche. «Lunedì, asciugatasi la guaina protettiva del solaio, l’impresa interverrà con le operazioni già programmate».