Approvata la perizia, intervento salvo: Costa sud va avanti senza più ostacoli. Il Comune di Trani ha dato il via libera alla variante suppletiva relativa ai «Lavori di riqualificazione e rigenerazione territoriale nell’ambito costiero ricadente in contrada Matinelle», più comunemente conosciuto come «Costa sud». Si tratta di un progetto da 2.454.840 euro, finanziato con i fondi del Pnrr. Il progetto esecutivo è degli ingegneri Matteo Precchiazzi, Vincenzo De Gennaro e Giuseppe Alessandro, dall’architetto Angelo Ricchiuto e dal geologo Riccardo Barletta, con la collaborazione (per i rilievi topografici) dell’ingegnere Ilario Precchiazzi e dell’architetto Irene Pace. L’approvazione della variante si è resa necessaria a seguito di circostanze sopravvenute durante l’esecuzione dell’opera tra le quali un accordo transattivo, nonché le prescrizioni della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Bat e Foggia e la necessità di recepire nuovi elementi emersi durante le operazioni di esproprio e l’avanzamento dei lavori.
La perizia di variante, redatta dal direttore dei lavori, ingegnere Michele Carapellese, comporta un aumento di spesa di 80.000 euro al netto del ribasso d’asta del 30% offerto in sede di gara dalla ditta aggiudicataria, la Servizi e costruzioni di Andria. Tale incremento trova completa copertura all’interno del quadro economico dell’intervento in corso, utilizzando le economie derivanti dal ribasso d’asta. Il Comune ha dato atto che la modifica non altera in modo sostanziale il progetto, rispetta i principi del Pnrr e, soprattutto, non prevede alcuna proroga sul termine di ultimazione dei lavori, confermando il completamento entro il 30 settembre 2026.
Costa sud - Passeggiata a levante si inserisce nella più ampia riqualificazione dell’intero litorale di levante attraverso un sistema di mobilità dolce attrezzata su una delle aree paesaggisticamente più belle della città.
Fra Matinelle e Ponte Lama convivono pregevoli componenti naturalistiche, architettoniche, culturali e materiali: fra queste, il sentiero lungomare presente sulla cresta della falesia, «che permetteva l’accesso ai poderi ed il controllo dei traffici provenienti dal mare», ricordano i progettisti. La peculiarità è la presenza di una cava storica a mare, costituita da due aree: una più grande, già utilizzata per la coltivazione di ortaggi dopo che l’estrazione si era fermata; una più piccola, caratterizzata da una presenza di un brano di pineta in cui nidificano uccelli migratori.
Chiarito lo scenario, l’intervento prevede sostanzialmente: il consolidamento della falesia, elemento a valenza paesaggistica che caratterizza tutto il fronte lato mare della linea di costa; la manutenzione del sentiero lungomare e del sistema di muretti a secco fronte mare, che presenta fenomeni di crollo localizzati, superfetazioni anomale e diffusa presenza di infestanti.
Gli interventi previsti sono di ristrutturazione e demolizione senza ricostruzione, necessari a ricostituire la qualità paesaggistica del luogo. Gli interventi prevedono la ristrutturazione del sentiero lungomare esistente; il ripristino dei muretti a secco con demolizione delle superfetazioni; la nuova recinzione verso l’interno per separazione fra l’area espropriata da quella privata lato monte; l’installazione di una staccionata di protezione fronte mare, costituita da pali in legno di castagno; la rinaturalizzazione dell’intera area, in particolare quella interessata dalle demolizioni; la ristrutturazione delle scalinate esistenti; predisposizioni di canalizzazioni e pozzetti per la eventuale realizzazione futura dell’impianto di illuminazione pubblica e videosorveglianza.