TRANI - Un operaio di 53 anni, Arcangelo Sifo, è morto per un malore mentre era al lavoro su una impalcatura in via Fiume a Trani.
La vittima, nata a Bitonto e residente a Palo del Colle, nel Barese, si è accasciata mentre si trovava sul ponteggio. Sono stati inutili i soccorsi prestati dal personale del 118 allertati dagli stessi compagni di lavoro. Quando sono arrivati, malgrado tutte le possibili manovre rianimatorie, per l'operaio era ormai troppo tardi.
L’uomo è stato con ogni probabilità colpito da infarto: è comunque intervenuta la Procura di Trani per le procedure di accertamento di quanto accaduto.
Sul posto, oltre alle forze dell’ordine, i funzionari dello Spesal della Asl Bat diretti dal dottor Raffaello Bellino.
LE PAROLE DEI SINDACATI
«È inaccettabile che in Italia si continui a morire nei luoghi di lavoro. L’ennesima tragedia di oggi ci ricorda come la sicurezza sul lavoro sia ancora lontana dall’essere una realtà. Occorre un’inversione di tendenza, potenziando i controlli e inasprendo le sanzioni verso le aziende che non rispettano le norme sulla sicurezza». Lo dichiarano Paolo Capone e Giuseppe Sanzò, rispettivamente segretario nazionale e regionale di Ugl commentando la morte di un operaio avvenuta a causa di un malore mentre si trovava su una impalcatura a Trani. «È necessaria una rivoluzione culturale che metta al centro la formazione dei lavoratori e il rispetto della vita umana prima ancora del profitto», continuano rinnovando l’appello «al Governo e a tutte le Istituzioni interessate ad adottare misure concrete ed efficaci per prevenire simili tragedie. Non si deve più morire per lavorare».
«Lavoratori agricoli, dell’edilizia, vigili del fuoco: sono solo alcuni esempi di categorie di lavoratori che in questi giorni stanno mettendo seriamente a repentaglio la propria vita pur di adempiere al loro dovere. Così non si può andare avanti». Lo dichiara in una nota il segretario nazionale organizzativo e commissario straordinario di Uil Puglia, Emanuele Ronzoni, commentando la morte di un operaio 53enne avvenuta a Trani. «Il conteggio degli infortuni mortali nei luoghi di lavoro è già di per sé fuori controllo - prosegue - il caldo estivo sta ulteriormente peggiorando la situazione, eppure la nostra richiesta di fermare il lavoro sopra i 32 gradi in alcuni settori è stata bocciata dal governo, mentre le Regioni a loro volta vanno in ordine sparso, dando risposte solo parziali». Per Ronzoni «servono scelte coraggiose e condivise, bisogna agire in fretta per salvaguardare salute e sicurezza di migliaia di lavoratori e lavoratrici».
DISPOSTA L'AUTOPSIA
Sarà eseguita lunedì prossimo nei laboratori dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari, l’autopsia sul corpo di Arcangelo Sifo, l’operaio di 53 anni morto per un malore mentre era al lavoro su una impalcatura in via Fiume a Trani. A eseguire gli accertamenti sarà il professore Biagio Solarino a cui il magistrato della procura di Trani, Isabella Scamarcio, ha conferito l’incarico. Il 53enne, nato a Bitonto e residente a Palo del Colle nel Barese, questa mattina si è accasciato mentre si trovava sul ponteggio. Sono stati inutili i soccorsi prestati dal personale del 118. Sul posto, oltre alle forze dell’ordine, sono intervenuti i funzionari dello Spesal della Asl Bat.