Andria, lavori infiniti sulla Sp 231 aumentano disagi e pericoli
NEWS DALLA SEZIONE
Auteri incontentabile: «Dobbiamo migliorare»
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
Bat
Redazione online
01 Dicembre 2020
È morta dopo sei giorni di agonia in ospedale l'anziana donna vittima di una brutale aggressione avvenuta il 18 novembre scorso nella campagne di Andria, in contrada Zagaria. La donna è deceduta per le gravi ferite riportate alla testa dopo che un extracomunitario - che aveva aggredito anche il marito tentando di strangolarlo - l'aveva colpita ripetutamente con la stampella utilizzata per deambulare.
Decisiva è stata la collaborazione di un vicino, che quando ha sentito i coniugi Caputo - questo il nome dei due anziani - urlare e chiedere aiuto ha chiamato i soccorsi. A seguito della segnalazione sono intervenuti i Carabinieri di Andria: il responsabile, marocchino 26enne, privo di documenti, senza fissa dimora e senza occupazione, aveva minacciato di morte gli anziani coniugi padroni di casa. Ha tentato subito di strangolare il marito, colpendolo con calci e pugni al corpo e al viso per farsi consegnare oggetti di valore; poi ha preso la stampella della moglie e l'ha colpita violentemente più volte alla testa.
Sul posto, dopo la richiesta di aiuto del vicino, sono arrivate prima alcune guardie campestri (ma lo straniero ha colpito la loro
auto violentemente, rintanandosi in casa) e, subito dopo, i Carabinieri della Sezione Radiomobile e della Stazione della Compagnia di Andria. Nel frattempo l'extracomunitario si era barricato in una piccola stanza, mettendo tutto a soqquadro e danneggiando le suppellettili nell'affannosa ricerca di denaro. Dopo una violenta resistenza, finalmente i militari sono riusciti a bloccarlo. Le condizioni della donna sono apparse da subito gravi: è stata ricoverata all'ospedale Bonomo di Andria, operata, ma dopo 6 giorni è deceduta per il trauma cranico.
Proseguono le indagini della Procura, che ha disposto l'esame autoptico per confermare che la morte sia la diretta conseguenza delle lesioni subite. I primi esiti della autopsia, già effettuata, hanno confermato che il decesso è conseguenza di una emorragia interna derivante dai colpi inferti. La posizione dell'extracomunitario si è aggravata ulteriormente: contestato anche il reato di omicidio volontario aggravato anche dall'aver adoperato sevizie e aver agito con crudeltà.
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su